×

Minimo comune cuore: l'urlo di Simone Caliò tra colori e collettività

Simone Caliò presenta Minimo Comune Cuore: oltre trenta opere tra oli e acquerelli, colori sgargianti e il cuore sacro spagnolo ispirati ai viaggi e alle manifestazioni per la Palestina

Dettagli evento

Un'opera dell'artista Simone Caliò

Un'opera dell'artista Simone Caliò

«Volevo essere partigiano, urlare di agire con il cuore e attraverso ciò che unisce, non ciò che ci divide». Simone Caliò parla così della sua nuova mostra "Minimo Comune Cuore". L'esposizione verrà inaugurata sabato 22 novembre alle 18.00 con la presentazione di Dominga Carrubba e arricchirà i corridoi del Mondadori Bookstore di Messina fino all'8 dicembre.

L'urlo di Caliò arriva forte e chiaro attraverso colori sgargianti e una simbologia potente, da trovare nelle oltre trenta opere esposte, tra oli e acquerelli. Sono i tratti tipici di Caliò, i suoi colori che da anni animano le mostre di Messina, Roma, Catania e perfino Mykonos. La premessa è quella di una ricerca necessaria di un minimo comune denominatore emotivo che leghi l'esperienza individuale a quella collettiva. Secondo l'autore, «l'arte in questo è fondamentale, perché riesce a cogliere il sentire comune».

L'ispirazione arriva dai viaggi, ma anche dai momenti vissuti in piazza durante le manifestazioni per la Palestina degli scorsi mesi. «Questo movimento ha dato voce a tutti noi», spiega. E continua: «In queste occasioni abbiamo sentito di fare parte di una collettività».

«Dal senso di impotenza per le ingiustizie che abbiamo visto in Palestina e dalla necessità di fare qualcosa nasce anche il mio lavoro per questa mostra», insiste l’artista messinese, che si trovava a Barcellona al momento della partenza della Flotilla. Da qui l'idea di usare anche la cultura e i colori spagnoli, così come il primo simbolo ricorrente della mostra, il cuore sacro spagnolo.