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Cultura

La mafia che cambia pelle: a Enna l'allarme di Bolzoni su affari e investimenti

A Enna, la presentazione di "Immortali" di Attilio Bolzoni accende l'allarme: una mafia sempre più invisibile si radica nell'economia e minaccia i 5 miliardi di investimenti, servono vigilanza e cultura della legalità.

Manuel Bisceglie

03 Ottobre 2025, 12:05

03 Ottobre 2025, 12:04

La mafia che cambia pelle: a Enna l'allarme di Bolzoni su affari e investimenti

Oltre cento persone hanno partecipato all’Urban Center di Enna per la presentazione di Immortali, il nuovo libro del giornalista Attilio Bolzoni. L’evento ha suscitato grande interesse, con la presenza delle delegazioni di tutte le strutture territoriali della Fillea Cgil siciliana. Il dibattito, animato dagli interventi dell’autore e del segretario generale della Fillea Cgil di Enna, Salvatore Carnevale, è stato moderato da Pietro Colletta, docente dell’Università di Palermo e presidente della società Dante Alighieri del comitato di Enna.

Durante l’incontro è emerso un quadro preoccupante sulla presenza mafiosa in Italia. Bolzoni ha sottolineato come «in Italia c’è sempre più mafia e sempre meno mafiosi. Sembra un paradosso ma è una cosa che preoccupa molto». Ha spiegato che la mafia attuale è diventata più invisibile, agendo senza la violenza armata che la caratterizzava in passato: «È una mafia molto pericolosa perché non ci sono le stragi, non c’è il sangue quindi per lo Stato la mafia non è più un’emergenza».

Questa nuova forma di mafia, ha evidenziato l’autore, non è affatto scomparsa, ma si è radicata profondamente nell’economia legale e illegale dei territori. Parallelamente, si sta assistendo a un tentativo sistematico di delegittimare le verità emerse dal maxiprocesso di Falcone e Borsellino, un processo giudiziario che ha rappresentato un punto di svolta nella lotta alla criminalità organizzata. Questo disegno mira a riportare indietro le lancette della storia, cancellando gli effetti della stagione stragista dei corleonesi.

Salvatore Carnevale ha sottolineato l’importanza di mantenere alta la guardia, soprattutto in un territorio come quello di Enna, dove sono previsti investimenti pubblici per circa 5 miliardi di euro: «Oggi si assiste al silenzio sulla mafia e al silenzio della mafia, che però continua a operare, a fare affari e a compenetrarsi con l’economia legale del territorio». Ha aggiunto che «abbiamo simbolicamente ribadito l’impossibilità che non ci sia in atto il tentativo di soddisfare certi appetiti intorno a ingenti risorse pubbliche», evidenziando come il vero nodo sia rappresentato dagli strumenti efficaci per contrastare una mafia che sa cambiare pelle ed eludere i controlli.

L’incontro ha così confermato la necessità di un impegno costante e vigile nella lotta alla criminalità organizzata, soprattutto in un momento storico in cui la mafia si presenta sotto nuove forme, più subdole ma altrettanto pericolose. La comunità di Enna, insieme alle istituzioni e alle associazioni, è chiamata a non abbassare la guardia e a promuovere una cultura della legalità che possa contrastare efficacemente questo fenomeno.