Marsala, il Comune dichiara "guerra" agli evasori ma le risposte dei contribuenti sono “timide”

Il recupero delle tasse comunali evase si conferma una sfida ardua per i Comuni. Ci provano tutti con strumenti diversi, a volte affidandosi anche a società esterne. Ma i risultati raramente sono soddisfacenti per le casse comunali. A Marsala gli operatori economici locali continuano a ignorare gli avvisi di accertamento notificati, rendendo inefficace la riscossione.

L’amministrazione ha avviato una campagna per recuperare tributi non versati per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche e la tassa giornaliera per lo smaltimento dei rifiuti. Gli avvisi di accertamento emessi ammontano complessivamente a 22.309,00 euro. Tuttavia, a fronte di questa cifra, il Comune è riuscito a incassare appena 447,00 euro: nello specifico, 255,00 euro per il canone e 192,00 euro per la tassa rifiuti. Il dato è allarmante.

Ad oggi, risultano ancora da riscuotere ben 21.862,00 euro, di cui 13.732,00 relativi al canone e 8.130,00 alla tassa rifiuti. Alcune delle procedure notificatorie sono state perfezionate entro il 19 agosto 2025, mentre altre risultano ancora in fase di avvio. Il quadro che emerge, ufficializzato dai documenti redatti dagli uffici che hanno gestito la procedura, è quello di una forte resistenza da parte dei contribuenti, che ostacola il regolare funzionamento delle finanze comunali. Il mancato incasso di queste somme non solo compromette la capacità dell’ente di garantire servizi essenziali, ma rischia di alimentare un clima di sfiducia e disparità tra cittadini e imprese che rispettano le regole e chi invece le elude. L’amministrazione comunale guidata da Massimo Grillo dovrà probabilmente riflettere su nuove strategie di recupero crediti, magari rafforzando i controlli e puntando su una maggiore collaborazione con gli organi preposti alla riscossione.