Società
Caltanissetta, da venerdì il Festival del ricamo e del merletto siciliano
A Palazzo Moncada tre giorni di eventi: mostra dei manufatti, seminario sulle tecniche del merletto, sfilata di moda con le creazioni delle ricamatrici

A Caltanissetta si svolge da venerdì a domenica a Palazzo Moncada il “Festival del ricamo e del merletto siciliano”, evento patrocinato dal Comune, dall’associazione “Lady Anna - I ricami della nonna”, Regione Siciliana, Pro Loco Caltanissetta e Confartigianato Imprese. Il Festival nasce da un’idea di Maria Anna Bonaffini, ricamatrice merlettaia nissena con un lungo curriculum di esperienze e riconoscimenti nazionali e internazionali. Durante la tre giorni saranno realizzati laboratori per bambini e adulti, workshop, mostra dei manufatti del progetto Ricamiamo Giocando, esposizione dei “LenzuoliSOSpesi” a cura dell’architetto Silvia Capiluppi. Sarà dato spazio anche a un seminario sulle varie tecniche del merletto, in particolare ad uncinetto, e una sfilata di moda con le creazioni delle ricamatrici presenti al Festival.
«Il Festival del ricamo e del merletto siciliano è un omaggio alla maestria artigianale che da secoli racconta la nostra storia – afferma l’assessore comunale all’Identità nissena Pier Paolo Olivo -. Attraverso queste antiche tecniche artigianali custodiamo e tramandiamo un patrimonio che parla di tradizione e bellezza. Caltanissetta valorizza non solo le eccellenze locali, ma anche le professionalità».
Con ago e filo si possono tessere magnifiche trame che, oltre al pregio materiale dei manufatti, possono avere un elevato significato simbolico o diventare uno strumento terapeutico. Come accade per i "LenzuoliSOSpesi" che veicolano messaggi sociali di sensibilizzazione a tematiche molto importanti quali la violenza di genere. Tessuti che vengono ricamati da persone di età, genere ed etnia differente. Applicarsi nell’arte del ricamo e del merletto, inoltre, consente di potenziare la motricità fine e sviluppare la capacità di attenzione. Tutte finalità che possono avere una funzione terapeutica e, al contempo, permettono di valorizzare la tradizione attraverso la trasmissione delle conoscenze.