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Google e l'algoritmo quantistico 13mila volte più veloce: potrebbe anche "trovare" nuovi farmaci

Chiamato Qantum Echoes è in grado di affinare le misurazioni della Risonanza Magnetica Nucleare (NMR), tecnica utilizzata per determinare la disposizione degli atomi in una sostanza

Redazione La Sicilia

23 Ottobre 2025, 07:27

Google e l'algoritmo quantistico 13mila volte più veloce: potrebbe anche "trovare" nuovi farmaci

Google ha presentato un algoritmo rivoluzionario per computer quantistici che, secondo il colosso tecnologico, potrebbe consentire di affrontare entro pochi anni problemi reali oggi fuori dalla portata dei supercomputer tradizionali.

Le possibili applicazioni spaziano dalla scoperta di nuovi farmaci allo sviluppo di batterie più leggere e performanti per i veicoli elettrici, ha spiegato l’informatico tedesco Hartmut Neven, fondatore e responsabile del Quantum Artificial Intelligence Laboratory di Google.

Un algoritmo è un insieme di istruzioni definite che vengono elaborate in modo sistematico per ottenere un risultato.

La procedura, battezzata Quantum Echoes, è stata testata inizialmente sul chip specializzato Willow di Google, raggiungendo velocità fino a 13.000 volte superiori rispetto ai migliori algoritmi classici operanti sui più potenti supercomputer al mondo, come riportato da Neven e dal suo team sulla rivista Nature.

Quantum Echoes non è vincolato al chip Willow e, secondo i ricercatori, può essere eseguito anche su altri computer quantistici per verificarne i risultati.

Il metodo è inoltre in grado di affinare le misurazioni della Risonanza Magnetica Nucleare (NMR), tecnica utilizzata per determinare la disposizione degli atomi in una sostanza.

Un’NMR più accurata potrebbe, ad esempio, favorire la ricerca farmaceutica chiarendo come i potenziali farmaci si legano alle strutture bersaglio, ha osservato Neven.

Benefici sono attesi anche per la scienza dei materiali, consentendo ai ricercatori di mappare la struttura molecolare di polimeri, catalizzatori e componenti per batterie.

Neven ha inoltre sottolineato che il calcolo quantistico è destinato a far progredire l’intelligenza artificiale.

L’IA è già impiegata per accelerare la progettazione e migliorare il software dei computer quantistici di Google; al contempo, i sistemi quantistici potrebbero generare dati unici e di grande valore per l’addestramento dei modelli, poiché il mondo fisico opera secondo principi quantistici.

Michel Devoret, responsabile scientifico dell’hardware quantistico di Google Quantum AI e recente vincitore del Premio Nobel per la fisica, ha definito l’algoritmo Quantum Echoes un’ulteriore pietra miliare, anche perché i suoi calcoli sono verificabili.

Ha aggiunto che, se un altro computer quantistico eseguisse lo stesso calcolo, produrrebbe il medesimo risultato, segnando un passo avanti verso una computazione quantistica pienamente affidabile.