MEDITERRANEO
Nel Mar Ionio il primo sistema europeo che ascolta la voce del mare, dal canto dei gamberetti all'impatto delle navi: si chiama "Vongola"
Una rete di sensori e algoritmi di intelligenza artificiale per monitorare in tempo reale i fondali lungo la dorsale jonica. L’obiettivo è una tutela non invasiva ed efficiente degli ecosistemi del Mare Nostrum
Sensori tanto sensibili e potenti da cogliere il crepitio dei gamberetti e, allo stesso tempo, il rumore delle grandi navi a chilometri di distanza: si chiama Vongola ed è la prima rete a livello europeo per «ascoltare» il mare, che utilizza algoritmi di intelligenza artificiale per monitorare in tempo reale i fondali del mar Ionio e tutelare la biodiversità di questi ecosistemi.
Partito a luglio 2024 con tre siti pilota, porto di Catania, Stretto di Messina e Area Marina Protetta del Plemmirio a Siracusa, il progetto è finanziato dai fondi del Pnrr nell’ambito del National biodiversity future center di Palermo, ed è realizzato dal Centro siciliano di Fisica nucleare e di Struttura della materia insieme alle Università di Catania e Mediterranea di Reggio Calabria, oltre all’azienda Nadir Byte di Messina.

«Il Mar Mediterraneo è come un grande laboratorio per il monitoraggio sottomarino», dice Alessia Tricomi, direttrice del Csfnsm e coordinatrice del progetto. «È un luogo in cui fare ricerca d’avanguardia e sviluppare tecnologie innovative a servizio dell’ambiente e della tutela della biodiversità. Lo scopo di Vongola, infatti, è comprendere l’impatto delle attività umane sugli ecosistemi marini - continua Tricomi - e trasformarle in conoscenza a supporto di azioni di tutela e conservazione».
L’elemento distintivo della rete è un particolare sensore installato sul cavo elettro-ottico dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare al porto di Catania, a 2.100 metri di profondità: si tratta di un prototipo sviluppato dall’azienda francese Alcatel Submarine Networks che, grazie alla tecnologia laser, ottiene migliaia di punti di ascolto virtuali, equivalenti a una catena di microfoni che si snoda per 40 chilometri. Il sistema acquisisce suoni continuamente, distinguendo anche tra le varie sorgenti.