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Politica

L’addio alla Giunta monocolore di Ragusa Prossima: «Non rispecchia affatto l’elettorato»

Per gli esponenti non c’è stata dovuta trasparenza e chiarezza politica da parte del primo cittadino Cassì

Redazione Ragusa

26 Ottobre 2025, 09:06

L’addio alla Giunta monocolore di Ragusa Prossima: «Non rispecchia affatto l’elettorato»

Ragusa Prossima sceglie la coerenza, lascia la maggioranza Cassì, conferma l'impegno in Aula a vigilare sull'attuazione del programma elettorale e rilancia le critiche su Castello di Donnafugata, servizio di igiene ambientale e Iblea acque. Il futuro nel campo del centrosinistra? «Noi abbiamo un obiettivo chiaro: costruire un polo civico, forte e credibile, dentro la città».

La presidente del movimento Lilla Anagni, l'ormai ex assessore Giorgio Massari e il consigliere Gianni Iurato hanno parlato chiaro: «È venuta meno la fiducia, non solo politica anche personale». «Non è stato un gesto dettato dall’emotività, ma un atto di fedeltà alla nostra storia e ai nostri valori. Non agiamo per convenienza politica: crediamo che rispettare i patti sia un modo per difendere la qualità della politica e la fiducia dei cittadini nelle istituzioni. Il problema non sono i partiti in sé, ma la rottura del patto con gli elettori. Quando questo si spezza, si indebolisce la democrazia stessa», ha spiegato Massari.

Ragusa Prossima denuncia la mancata trasparenza e chiarezza politica: «Prima il sindaco Cassì e poi due assessori, il presidente del consiglio comunale e alcuni consiglieri hanno scelto il partito che avevano sconfitto alle elezioni. Ricordo che l'intera lista di Forza Italia ha preso 290 voti. Come dovremmo definire questa operazione?». «Il problema non riguarda solo il nostro movimento, dovrebbe riguardare tutte le forze della coalizione. A questo tavolo ci sarebbero potuti essere anche altri interlocutori perché era chiaro a tutti che il patto elettorale prevedeva di lasciare fuori i partiti, al di là delle diverse sensibilità delle forze di maggioranza».

«La Giunta, attualmente monocolore ma probabilmente in futuro di centrodestra, continua a rispecchiare la volontà dell'elettorato? Dalle urne è uscito un consiglio comunale che adesso non c'è più. Questo problema politico dovrebbe emergere in città», scandisce Gianni Iurato.

Tornando alla posizione di Ragusa Prossima, la presidente Lilla Anagni precisa: «Al nostro interno si è svolto un confronto lungo e sereno: non ci sono state divisioni né correnti. Una parte riteneva opportuno restare nella maggioranza per continuare a esercitare il proprio ruolo, tuttavia, ha prevalso la linea della coerenza e della fedeltà ai principi del civismo». Il fine non giustifica i mezzi, è in sostanza quanto evidenzia Massari: «Per noi la politica non è solo ‘fare’, ma anche ‘essere’: contano i metodi, i valori, lo stile con cui si amministra».

La posizione di Iurato in consiglio comunale? «Vigileremo sull’attuazione del programma che abbiamo contribuito a scrivere. Il nostro cammino, quindi, non dobbiamo inventarci nulla di nuovo». «Se prima il confronto con gli alleati avveniva durante le riunioni di maggioranza, adesso avverrà in Aula». Già chiare le posizioni critiche di Ragusa Prossima sulla gestione del Castello di Donnafugata, su Iblea Acque e sul bando per il servizio di Igiene urbana. A questo proposito, Iurato ha denunciato l'impossibilità di un confronto sul capitolato. «Parliamo di uno degli atti più importanti per la Città».

Le braccia aperte del centrosinistra? «Noi non abbiamo chiesto inviti a tavola a nessuno».

(di Laura Curella)