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Trasportò i Mille da Quarto a Marsala nel 1860

Ritrovamento del relitto del piroscafo Lombardo, se ne parla a Villa Genuardi

Oltre ad autorevoli interventi, saranno presentati un documentario e un libro

Dario Broccio

18 Novembre 2025, 11:33

Ritrovamento del relitto del piroscafo Lombardo, se ne parla a Villa Genuardi

Domani, alle 16, nell’auditorium “Tusa” di Villa Genuardi ad Agrigento, è in programma un incontro dedicato all’individuazione del relitto del piroscafo Lombardo — il vapore che trasportò i Mille da Quarto a Marsala nel 1860 — e alle vicende storiche connesse all’impresa garibaldina.

Dopo i saluti istituzionali del Soprintendente per i Beni Culturali e Ambientali di Agrigento, Vincenzo Rinaldi, i lavori saranno introdotti da Antonino Mangiacavallo, già sottosegretario di Stato, che illustrerà i contenuti dei due interventi previsti.

Il primo contributo sarà affidato a Mimmo Macaluso e alla sua équipe di subacquei, autori del rinvenimento del relitto del Lombardo. Attraverso documenti e immagini subacquee, il medico e ricercatore — Ispettore ai Beni Culturali della Regione Siciliana — ripercorrerà la storia di una delle due unità con cui Garibaldi sbarcò a Marsala il 10 maggio 1860. Identificata nel 1995, la nave giace sul fondale delle Isole Tremiti. Nel 2011, su mandato della Presidenza del Consiglio dei Ministri e in occasione delle celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia, Macaluso ha realizzato con il figlio Emanuele un cortometraggio dedicato al Lombardo: il documentario, che sarà proiettato durante il convegno, è oggi inserito tra gli ausili audiovisivi del Museo Garibaldino di Forte Arbuticci, a Caprera.

Moderati da Ettore Castorina, già coordinatore dei Poli territoriali decentrati dell’Università degli Studi di Palermo, i lavori proseguiranno con la presentazione del volume “Mille? Quarantamila!” di Salvatore Carreca, ingegnere aeronautico agrigentino. Il libro è il frutto di un’approfondita indagine sullo sbarco garibaldino in Sicilia e offre una rigorosa analisi dei fatti, sorretta da un ricco apparato iconografico e documentale. Dallo studio emerge che i volontari sbarcati nell’isola furono inizialmente un migliaio, ma superarono in seguito le 40.000 unità. Carreca mette a confronto i resoconti delle operazioni militari redatti da testimoni borbonici e piemontesi, ricordando come gli stessi garibaldini pubblicarono un elenco dettagliato di tutti gli approdi, per un totale di circa 40.000 uomini giunti nell’arco di quattro mesi. L’autore sottolinea inoltre il sostegno fornito a Garibaldi da mercenari magiari (la Legione ungherese), britannici e francesi. Il volume ricostruisce i movimenti di garibaldini e borbonici e gli schieramenti nelle battaglie di Calatafimi, Milazzo e Palermo, con ampi approfondimenti su uniformi, bandiere e decorazioni del Regno delle Due Sicilie. Nel corso della giornata, Macaluso presenterà anche le più recenti indagini scientifiche di archeologia subacquea condotte nel Mar Mediterraneo.