archeologia
Gela, problemi della necropoli di via Di Bartolo: interviene l'amministrazione comunale
La protesta dei residenti spinge il Comune a intervenire con pulizia e un sistema anti-appannamento
L’amministrazione comunale intende intervenire sulla necropoli di via di Bartolo per porre riparo all’incresciosa situazione che si è venuta a creare a quattro mesi dalla sua inaugurazione, obiettivo raggiunto dopo una storia infinita durata 4 anni. Alle prime piogge autunnali si sono verificate infiltrazioni d’acqua all’interno del sito archeologico. Subito dopo è emerso che la copertura trasparente si appanna facilmente e all’interno tra una tomba e l’altra è comparsa anche la vegetazione spontanea. Un gruppo di residenti nei giorni scorsi ha messo in atto una protesta silenziosa per accendere i riflettori su una situazione incresciosa ed insopportabile che mette a rischio i reperti e l’intero sito archeologico. Una protesta che qualche effetto lo ha sortito. Il sindaco Terenziano Di Stefano ha dato la disponibilità del Comune a intervenire per risolvere il problema alla radice.
«Noi il sito vogliamo preservarlo – dice – e vogliamo che continui ad essere un’attrazione per chi viene a Gela. Nei prossimi giorni la Ghelas andrà a pulire la botola trasparente in modo che i reperti tornino ad essere visibili. Ma questo non basta. Abbiamo contattato una ditta che ci fornirà il sistema necessario ad evitare l’appannamento e l’effetto serra, una sorte di areatore interno. La spesa non è rilevante e ci è stato assicurato che il problema attuale sarà risolto». E c’è da augurarsi che l’intervento avvenga presto e che funzioni considerata anche l’importanza che quel piccolo museo all’aperto riveste non solo per il quartiere.
L’amministrazione comunale tramite il sindaco Di Stefano e l’assessore ai Beni culturali Romina Morselli ha dato disponibilità alla Soprintendenza di Caltanissetta e al parco archeologico a collaborare e spinge perché vengano aperti i due musei. Se per quello della nave è accertato che i lavori di allestimento sono agli sgoccioli pur se non sarà aperto entro fine anno, non è così per il museo archeologico regionale sulla cui fine dei lavori e la riapertura c’è un silenzio tombale.