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Le sanzioni

Taormina: «Illegittime le multe agli “zozzoni”»

I consiglieri Manuli e Corvaia hanno inviato una segnalazione al Prefetto di Messina: «L’ordinanza presenta criticità»

30 Settembre 2025, 09:10

30 Settembre 2025, 09:10

Taormina

Il centro di Taormina

Rischio di illegittimità, per vari motivi, delle multe ai presunti «zozzoni» taorminesi. Il consigliere comunale Luca Manuli, rappresentante del gruppo politico «Progetto Ricostruzione Taormina», ha inviato, insieme al consigliere Nunzio Corvaia, una segnalazione al Prefetto di Messina per denunciare le gravi criticità contenute nell’ordinanza del primo settembre scorso che entrerà in vigore domani.

Come si ricorderà, l’atto mira a disciplinare le modalità di conferimento dei rifiuti attraverso l’introduzione, in caso di inadempienza e presunta violazione, di sanzioni da 500 euro. «Dall’analisi del provvedimento - dice Manuli - emergono rilevanti profili di illegittimità. L’ordinanza invade competenze proprie del Consiglio comunale e, cosa ancor più grave, introduce obblighi e sanzioni senza il conforto di alcuna base legislativa, applicando in modo automatico la sanzione massima in violazione dei principi di legalità e proporzionalità. Un provvedimento - dichiara ancora Manuli - destinato ad aprire una lunga serie di contenziosi da parte dei cittadini. Le forzature giuridiche contenute nell’ordinanza sono così evidenti che i giudici non potranno che accogliere i ricorsi. Il risultato sarà un danno economico per tutti: i cittadini costretti a difendersi e il Comune che dovrà sostenere spese legali, processuali ed eventuali rimborsi, come già accaduto con la vicenda della riscossione forzata dei tributi».

«Questa ordinanza, inoltre, è destinata a fare la stessa fine di quella sugli ispettori ambientali, revocata pochi giorni fa per evitare contenziosi. In quel caso il sindaco è stato costretto a un clamoroso passo indietro, limitando gli ispettori a semplici segnalatori e riconoscendo implicitamente che le multe elevate erano illegittime. È auspicabile - sottolinea ancora Manuli - che tutti coloro che hanno ricevuto sanzioni siano risarciti d’ufficio, perché i cittadini non possono pagare due volte per errori che sono solo frutto di superficialità e di una gestione amministrativa improntata alla propaganda. Prima le multe, poi i rimborsi, sempre a carico della comunità: un copione già visto troppe volte. Il metodo De Luca è ormai chiaro: ordinanze roboanti, dichiarazioni e post social in pieno stile propaganda, che quando si scontrano con la realtà si trasformano in uno show a spese dei cittadini. Taormina non merita questa gestione: servono serietà, legalità e rispetto dei cittadini».