Al Cep
Il cornicione della scuola crolla su una donna incinta
Colpita al braccio, soccorsa dal 118. Il cedimento al plesso Calandrucci della primaria

- Sono rimasti cumuli di detriti da scarrellare e la paura, attorno al plesso Calandrucci nell’omonima via del Cep, “pezzo” dell'Istituto comprensivo «Giuliana Saladino» per la scuola primaria, dove giovedì scorso un cornicione ha ceduto, colpendo al braccio una donna in gravidanza. È stata soccorsa da un’ambulanza del 118 chiamata dai passanti, mentre era in preda a contrazioni dovute alla paura e allo shock. Dal dramma sfiorato al pericolo scampato: l’intervento è stato limitato, spiegano dall’ufficio Edilizia scolastica, «alla messa in sicurezza mediante rimozione del cornicione danneggiato, provvedendo anche a togliere altre parti pericolanti sul prospetto a rischio collasso». L’intervento di ripristino radicale è stato rinviato a data incerta, dipendente dal miglioramento delle condizioni meteorologiche. Anche il sopralluogo ulteriore sullo stato del prospetto, che era stato previsto ieri, è saltato per il meteo ostile. Il dirigente scolastico Giusto Catania assicura che «l’indispensabile messa in sicurezza, che è stata immediata da parte del Comune, ci ha permesso di non turbare la normale frequenza delle lezioni». Alla domanda se il danno potenziale legato alle condizioni dei cornicioni fosse stato segnalato, il dirigente risponde che «le segnalazioni sono tante e su tutte le condizioni degli edifici. Mi auguro che il ripristino definitivo del prospetto danneggiato venga effettuato in tempi ragionevolmente rapidi». L’episodio si inscrive in una spirale di precarietà alle quali il maltempo ha dato l’ultima spallata, e non soltanto alla voce edifici scolastici. Meno di una settimana fa, un grosso pezzo di cornicione della chiesa di Santa Ninfa, in via Maqueda, si è abbattuto al suolo, ferendo una turista. Cronici, ormai, i mali del plesso della scuola «Franchetti» in viale dei Picciotti, con il crollo di un solaio un mese fa e il supplemento di lavori su altre zone controsoffittate in questi giorni, con proroga dei doppi turni. Per inciso, è ancora in stallo il lungo «day after» nei pressi di Santa Ninfa, con la strada ancora chiusa dalle transenne all’altezza di via del Celso e l’ulteriore apnea, nel tentativo di aggirare l’ostacolo, all’altezza di via Candelai, interessata da lavori. Tutto sotto gli occhi del consiglio comunale: Giulia Argiroffi e Ugo Forello di Oso, che si sono intestati il monitoraggio sistematico dello stato critico di molti tasselli di edilizia scolastica, affermano: «Ogni giorno le scuole palermitane raccontano storie di ordinario disastro. Non registriamo tragedie solo perché siamo protetti da fortuna, ma ovviamente non è garanzia sufficiente. Abbiamo effettuato subito un sopralluogo alla Calandrucci - continuano i due consiglieri - e non possiamo non chiederci come sia stato possibile che il dirigente scolastico non abbia segnalato in tempo il pericolo e preteso un intervento urgente. Lasciare che una simile condizione si protragga, esponendo bambini e genitori a rischi evidenti, rappresenta una responsabilità grave, che non può essere minimizzata né ignorata».