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La vertenza

Rifiuti, venerdì niente raccolta per lo sciopero degli operatori: «Solo servizi essenziali»

I lavoratori incroceranno le braccia, come comunicato dai sindacati Fp-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Fiadel, a causa dell'impasse sul rinnovo del contratto nazionale. «Solo nella città di Catania sono gli addetti sono quasi 900», spiega Leonardi di Fp-Cgil

Leandro Perrotta

13 Ottobre 2025, 15:11

16:06

Il rischio è quello di rivedere le città, siciliane e non solo, invase dai rifiuti. Tutto a causa dello sciopero degli operatori del settore proclamato per il prossimo venerdì 17 ottobre 2025 dai sindacati Fp-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Fiadel. Si tratta di una protesta a livello italiano, indetto dalle segreterie nazional dei quattro sindacati firmatari del Contratto collettivo nazionale di lavoro di riferimento. Sarà «una giornata di astensione dal lavoro per tutti i lavoratori e le lavoratrici delle aziende dell'igiene ambientale che applicano il Ccnl Unico dei Servizi Ambientali del 18 maggio 2022», si legge nella comunicazione inviata alla Prefettura di Catania. E per la città è un giorno particolarmente critico: la sera prima infatti viene conferito il "residuo", ovvero l'indifferenziato che, nonostante percentuali di raccolta differenziata in crescita costante, rappresenta ancora la gran parte dei rifiuti.

I lavoratori «saranno in presidio in piazza Stesicoro dalle 9 alle ore 13. Avremmo preferito non scioperare, ma da troppi mesi il contratto non solo non viene rinnovato ma non abbiamo nemmeno risposte dall'ente datoriale di riferimento, ovvero Utilitalia. Gli ultimi contatti si fermano a maggio scorso», riferisce Alfio Leonardo Leonardi, segretario provinciale di Fp-Cgil e delegato all'Igiene ambientale in provincia e a livello regionale. Il rischio, per i cittadini è di non vedere raccolti i rifiuti per 24 ore, ma per i lavoratori si tratta di una vertenza fondamentale. «Non è solo una rivendicazione economica - spiega ancora Leonardi - con i giusti adeguamenti di importi lordi dei contratti. È soprattutto una rivendicazione sull'importanza di adeguare i livelli e le mansioni al lavoro reale che viene svolto, molto diverso da quando è stato introdotto il porta a porta. Partiamo dalla sicurezza, perché ormai anche lavoratori di livello 3, quello di riferimento, sono di fatto operatori specializzati, dovendo utilizzare macchinari compattatori. Poi ci sono problemi nelle turnazioni e di turnover. E su tutto questo non c'è dialogo».

Nella sola città di Catania, per il servizio di raccolta rifiuti dato in appalto alle aziende Ecocar, Supereco e Gema, operanti rispettivamente nelle zone Sud, Nord e Centro del capoluogo «parliamo di quasi 900 persone. Naturalmente non so se tutti aderiranno, ma quel che è certo è che garantiremo i servizi essenziali, cioè la raccolta in luoghi pubblici come ospedali, caserme eccetera». La raccolta per le strade della città «qui a Catania, ma anche nei comuni della provincia dove il numero di addetti totali è molto più altro», specifica ancora il sindacalista, non verrà quindi effettuata. «Si potranno verificare disagi, è certo».