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Vincenzo Viviano indagato: dichiarazioni ritenute inattendibili, Maranzano in carcere e cinque nei guai per false informazioni ai pm

Verbale interrotto: il ragazzo fuggito assieme all'omicida quella notte, iscritto nel registro degli indagati dopo dichiarazioni ritenute inattendibili

Manuela Modica

21 Ottobre 2025, 19:27

22 Ottobre 2025, 11:18

Omicidio a Palermo

Il luogo della tragedia a Palermo

Vincenzo Viviano, il ragazzo che quella notte è andato via assieme a Gaetano Maranzano, è stato iscritto nel registro degli indagati. Durante l’interrogatorio di oggi i magistrati Ornella Di Rienzo e Maurizio Bonaccorso hanno interrotto la stesura del verbale ritenendo le dichiarazioni di Viviano non attendibili.

Quella notte «si verificava una lite nell’ambito della quale un soggetto successivamente riconosciuto in Vincenzo Viviano aggrediva fisicamente un soggetto di sesso maschile non identificato. Immediatamente, Taormina Francesco Paolo usciva dal predetto locale e si avvicinava ai soggetti protagonisti della lite, verosimilmente con l’intento di sedare gli animi e capire cosa stesse accadendo», è quanto riporta il gip Claudio Bencivinni nell’ordinanza in cui dispone l’arresto in carcere di Maranzano dopo l’udienza di convalida.

Ed è proprio Viviano che subito dopo l’omicidio va via assieme a Maranzano a bordo del suo scooter. I due vanno al Borgo, dove vengono ripresi da una telecamera, Maranzano ha qualcosa in mano, forse una birra. Poi da lì si dirigono verso lo Zen, l'omicida si fermerà prima a casa della madre, per proseguire verso casa dove poche ore dopo verrà rintracciato dai carabinieri. Salgono a 5 gli indagati, tutti per false informazioni ai pm. Quella notte assieme a Maranzano erano in tutto 7, e tutti sembra si stiano coprendo a vicenda.