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Taormina

Un milione al Gal Peloritani: è caos

Consiglieri di “Rinascimento” attaccano il sindaco: «Anticipazione di cassa con delibera di Giunta, senza l’ok del Consiglio»

Mauro Romano

23 Ottobre 2025, 06:00

Un milione al Gal Peloritani: è caos

Le casse comunali "prestano" fondi al "Gal Peloritani" che ha sede operativa a Fiumedinisi ed è subito bagarre politica. «Palazzo dei Giurati non è un bancomat - dicono i consiglieri del gruppo "Rinascimento Taormina", Luca Manuli e Nunzio Corvaia - abbiamo quindi, presentato un’interrogazione per chiarire l’operazione di anticipazione di cassa concessa dal Comune al Gal Peloritani, per oltre un milione di euro».

L’intervento, considerato sproporzionato rispetto alla quota del Comune, solo 1,92%, appare privo di garanzie, valutazioni economiche o piani finanziari a supporto. Mancano, inoltre, verifiche sul merito creditizio del Gal e sulle finalità effettive dei fondi. Un’anomalia riguarda anche la delibera, pubblicata con l’intestazione “Delibera di Consiglio” ma in realtà adottata come delibera di Giunta. «È un dettaglio che non può essere liquidato come un semplice errore - osserva Corvaia - la sensazione è che si sia scelto consapevolmente di procedere con una delibera di Giunta per evitare che i revisori dei Conti si esprimessero sull’anticipazione di cassa e per sottrarre il Consiglio al proprio ruolo di controllo. Un modo di agire che conferma la volontà di concentrare ogni decisione nelle mani del sindaco. Si tratta di un atto che solleva interrogativi di merito e di metodo. Non è chiaro con quale criterio si sia deciso di erogare oltre un milione di euro di risorse pubbliche a un soggetto esterno, senza coinvolgere il Consiglio e senza una valutazione preventiva dell’impatto economico. Un’operazione di tale portata non può essere gestita come un prelievo discrezionale».

«Non si tratta di sostenere un progetto strategico per Taormina - conclude dal canto suo Manuli - ma di un’operazione che appare sproporzionata rispetto alla reale partecipazione del Comune». Il gruppo Rinascimento Taormina chiede la pubblicazione di tutti gli atti. «È impressionante - sostiene dal canto suo Alessio Bonesoli, membro di Prt - la solerzia con cui si è intervenuti per un soggetto che non rappresenta affatto una priorità strategica per Taormina. Eventi come Le Valli del Mito e della Musica hanno un valore aggiunto discutibile per la città: attività marginali e incapaci di generare un impatto reale sul tessuto economico locale. Eppure per loro si è trovata la liquidità. Quando invece si tratta di sostenere ciò che serve davvero a Taormina, tutto si blocca tra rinvii, promesse e silenzi».