Paternò
“Marconi”, stop ai doppi turni
Studenti e genitori tornano finalmente alla normalità grazie all’Istituto professionale Endofap
Si ritorna alla normalità, o quasi. Fine dei doppi turni per sei classi dell’Istituto comprensivo “Marconi” che da due settimane erano costrette a fare lezione nel pomeriggio, in assenza di spazi scolastici a sufficienza per tutti. Con i lavori in corso e la chiusura dei locali per tre strutture su quattro dell’Istituto e la dislocazione temporanea di 34 classi in locali messi a disposizione da Comune e parrocchie, mancava solo l’ultimo tassello: gli spazi per sei classi.
La soluzione è arrivata la scorsa settimana, con l’offerta di classi messe a disposizione dall’Istituto professionale Endofap. Soluzione che si è concretata ieri mattina con gli studenti entrati nelle classi a loro assegnate. Si tratta di sei aule dell’Istituto professionale, posto sulla collina storica della città, accanto il Santuario della Madonna della Consolazione, gestito dall’ordine di don Orione. All’interno della stessa struttura, nei prossimi giorni dovrebbe essere trasferita anche la segreteria didattica.
Tirano, dunque, un sospiro di sollievo gli studenti e i genitori, costretti, come detto, nei giorni scorsi, in mancanza di aule a sufficienza, ad andare a scuola nel pomeriggio.
Sei, come detto, le classi ospitate all’Endofap, si tratta di tre terze e di tre quinte, dell’ex III circolo “Aldo Moro”, le stesse classi che erano state trasferite, alcune settimane fa, in maniera provvisoria, al plesso Falconieri, prima di essere spostate via anche da lì.
E ieri mattina, ad attendere gli studenti, accompagnandoli poi in classe, i docenti e la dirigente scolastica, Maria Santa Russo.
Intanto gli occhi restano puntati sui plessi scolastici dove in questo momento si stanno eseguendo i lavori: il plesso centrale del “Marconi” (via Virgilio); e ancora il plesso Falconieri e il plesso centrale dell’ex III circolo (via Pietro Lupo). Si spera che gli interventi vadano avanti speditamente e che non vi siano intoppi che possano rallentare i lavori visto che l’intera popolazione scolastica, oggi dislocata temporaneamente in più edifici, ha la necessità di rientrare, poco alla volta, nelle rispettive strutture per un ritorno pieno alla normalità.
Per tutti è chiaro che per questo anno scolastico occorrerà stringere i denti, vista la durata degli interventi che dovrebbero protrarsi fino a metà del prossimo anno.