Il giallo
Suicidio inscenato? I secondi registrati dalla Land Rover che la difesa di Onorato indica come prova
Istanti decisivi, la ricostruzione di Vincenzo Lo Re avvocato della vedova Francesca Donato indica che è stato un omicidio — apertura dell'auto alle 11:07 senza richiusura, fascetta da 75 cm ritrovata vicino al passeggero e cintura allacciata che mettono in dubbio la tesi del suicidio; ora la decisione passa al gip.
Angelo Onorato
Una sequenza di secondi che fanno pensare che il suicidio di Angelo Onorato sia stato inscenato. È la ricostruzione di Vincenzo Lo Re, legale della vedova Francesca Donato, ex eurodeputata, esponente della Dc. Una ricostruzione dei fatti che si basa sui dati forniti dalla Land Rover, marca del suv dell'imprenditore ritrovato morto il 25 maggio, nell'auto parcheggiata lungo la bretella che costeggia l’ingresso dell’autostrada Palermo-Mazara del Vallo. Direttamente da Londra sono arrivati tutti gli accertamenti sulla macchina in cui è stato ritrovato Onorato. La casa automobilistica registra tutti i movimenti delle sue auto. Inizialmente gli orari avevano mandato in tilt gli investigatori, ma una volta che è stato risolto il nodo del fuso orario tutto è diventato più chiaro. Londra è un'ora indietro. Riposizionando l'orario con quello italiano, i dati coincidono con i tempi della morte di Onorato.
Quali sono dunque i dettagli che fanno credere che si sia trattato di un omicidio? Innanzitutto, come ricostruisce la difesa, si parte dagli aghi di pino. Sono stati ritrovati nel tappetino dell'auto nella parte posteriore al sedile del conducente e nel marciapiede corrispondente. Gli aghi di pino però non sono stati trovati sotto le scarpe del presunto suicida. Poi ci sono gli orari forniti dalla Land Rover: quasi tutti coincidono con quanto ricostruito finora, gli sportelli dell'auto si aprono e si chiudono quando Onorato fa bancomat, per esempio. Poi si apre un'ultima volta ma non si richiude. Se fosse stato lo sportello dell'imprenditore la Land Rover dovrebbe avere il dato dello sportello richiuso. Invece alle 11.07 registra che il motore viene spento. Alle 11.07 Onorato parla al telefono con un suo dipendente per 23 secondi. Poi chiude la telefonata dicendo che ci sono persone. Alle 11.07 e 15 secondi la Land Rover registra l'apertura dello sportello. Secondo la difesa, dunque, qualcuno era con l'imprenditore in quel momento, che potrebbe avere aperto lo sportello del passeggero dietro al conducente e averlo strozzato. La fascetta di 75 cm potrebbe essergli stata stretta al collo da chi gli sedeva dietro. Una parte della fascetta è stata ritrovata nel marciapiede in corrispondenza del passeggero dietro al conducente. Tutti dettagli che fanno il paio con l'indizio iniziale, ovvero quello che Onorato aveva la cintura di sicurezza agganciata, dettaglio che porterebbe ad escludere il suicidio.
Le telecamere di sorveglianza in quel punto non riprendono nulla, si trovano solo all'ingresso dell'area di parcheggio dove è stato ritrovato. Dalle immagini si vede lui arrivare solo in aiuto, non si vede nessun altro ingresso. Ma qualcuno potrebbe essere arrivato da un angolo diverso e non essere stato ripreso dalle telecamere.
Questo è in sintesi quanto ricostruito dalla difesa della famiglia di Onorato che si oppone alla richiesta di archiviazione delle indagini della procura che ritengono, invece, si sia trattato di suicidio. Secondo i pm Clio Di Guardo e Luisa Vittoria Campanile “non sono emersi elementi utili per l’identificazione degli autori (dell’eventuale omicidio ndr) né per la ulteriore prosecuzione delle indagini e alcun altra proficua attività investigativa appare possibile”, così hanno scritto nella richiesta di archiviazione. Adesso la parola spetta al gip.