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A BORGO NUOVO

Ieri la denuncia dell'assessore: "Un abusivo ha distrutto l’alloggio popolare che stiamo per assegnare. Un'intimidazione inaccettabile"

Con un video postato sui social, Fabrizio Ferrandelli aveva mostrato le condizioni dell'appartamento

23 Ottobre 2025, 12:07

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Ieri la denuncia dell'assessore: "Un abusivo ha distrutto l’alloggio popolare che stiamo per assegnare. Un'intimidazione inaccettabile"

«Arrivati sul posto ci siamo trovati davanti a uno spettacolo indecoroso, che lascia senza parole. I muri sono stati abbattuti a colpi di mazza, gli infissi distrutti, la porta d’ingresso rimossa e fatta sparire. È un atto gravissimo, da parte di chi ha occupato abusivamente un bene pubblico senza alcun titolo», a parlare, ieri in un video, era proprio l’assessore comunale per l'Emergenza Abitativa e Politiche Sociali per la casa Fabrizio Ferrandelli.

L’immobile situato nel quartiere Borgo Nuovo, sarebbe dovuto essere consegnato stamattina a una famiglia inserita nella lista dell’emergenza abitativa, data che verrà posticipata visto che la casa è inutilizzabile.

«Si tratta di uno squallido e intimidatorio messaggio rivolto a questa Amministrazione – aveva detto Ferrandelli – che continua con determinazione a garantire un tetto e una prospettiva di dignità a chi davvero ne ha diritto. Ma ciò che più rattrista è il fatto che un gesto vile allontana, ancora una volta, il sogno di una famiglia che attendeva da anni questo momento, lasciandosi alle spalle sofferenze e incertezze».

Oggi era previsto l'avvio dei lavori di ripristino dell’alloggio, con interventi urgenti di recupero e messa in sicurezza dell’immobile. «Sono costi non previsti – aveva concluso l’assessore – e che ricadono inevitabilmente sulla collettività. Ciò che qualcuno finge di non comprendere è che questa Amministrazione è da tempo impegnata in un percorso costante per riaffermare la legalità, tutelare i diritti e garantire un futuro dignitoso alle famiglie che, rispettando le regole, attendono pazientemente il loro turno nella graduatoria pubblica».