Mafia e soldi
Dove c’è ricchezza arriva l'occhio delle mafie: l'allarme del procuratore De Lucia
Le mafie cercano di infiltrarsi, cambiando tattiche e facendo affari sporchi; servono vigilanza dello Stato e educazione dei giovani
Maurizio De Lucia il procuratore che ha arrestato Matteo Messina Denaro incontra gli studenti del Gonzaga di Palermo, 3 febbraio 2023. ANSA / IGOR PETYX
«Il ragionamento è sempre questo, dove c’è ricchezza c’è l’occhio delle mafie, non solo quella siciliana: e quindi lo Stato, i cittadini devono avere un’attenzione particolare perché dove meglio si sta, paradossalmente è maggiore il rischio di trovarsi poi infiltrati da cosche criminali».
Lo ha affermato Maurizio De Lucia, procuratore capo di Palermo, a margine dell’evento di oggi di Fondamentà a Firenze, un incontro con i ragazzi delle scuole sul tema della Costituzione.
«Nella quotidianità della vita di tutti, e prima di tutto dei ragazzi - ha spiegato - il fenomeno del crimine è una cosa con cui purtroppo si viene a contatto. Allora conoscerlo e soprattutto conoscere le forme più gravi di criminalità, cioè quella di tipo mafioso, è importante, quindi spero che anche il dialogo di oggi sia fruttuoso in questo senso».
De Lucia ha sottolineato che «la mafia cambia, si evolve, cerca di sparare meno, ma di fare affari sporchi anche in territori che sembrano lontani da quella che è, diciamo così, la sede sociale della mafia».