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Messina

Risanamento di via Taormina alloggi popolari per 11 famiglie

Sindaco e vicesindaco con il presidente di ArisMe hanno consegnato le chiavi

Redazione Messina

24 Ottobre 2025, 06:10

Risanamento di via Taormina alloggi popolari per 11 famiglie

Undici mazzi di chiavi, undici porte che si aprono. A Palazzo Zanca, sede del Comune di Messina, sono stati assegnati gli appartamenti destinati a famiglie provenienti da via Taormina: è il passaggio più concreto del programma curato da ArisMe in sinergia con la Struttura commissariale per il risanamento guidata dal presidente della Regione.

Le operazioni, seguite dal subcommissario al risanamento, Santi Trovato, insieme agli uffici comunali, hanno accompagnato i nuclei verso il trasferimento, trasformando procedure e atti in nuove abitazioni. L’iter è definito e immediato: con la documentazione di consegna le famiglie avranno 45 giorni per trasferire la residenza, attivare le utenze e presentare il Cud per la determinazione del canone; quindi la firma del contratto di locazione. «Ogni tappa nasce nella continuità e costruisce uno sviluppo condiviso della città», ha spiegato il sindaco Federico Basile. Il vicesindaco Salvatore Mondello ha richiamato l’impegno avviato nel 2018 «per liberare Messina dalle baracche e migliorare la vita dei cittadini». Per ArisMe, il presidente Fabrizio Gemelli ha sottolineato «dignità restituita e nuove prospettive, con procedure rapide che stabilizzano il cambio di vita».

Presente anche la componente del cda, Santa Manganaro. Il cronoprogramma su via Taormina prevede la conclusione entro la fine del 2025. Intanto il calendario delle consegne proseguirà nelle prossime settimane, consolidando il diritto all’abitare e cambiando il volto dei quartieri dove per anni il disagio è stato la norma.

«Il risanamento – ha detto il presidente Schifani – è un percorso complesso e di alto valore sociale, che guarda alla rigenerazione del tessuto urbano e allo sviluppo inclusivo della città. Il nostro impegno – sottolinea Schifani – è volto a sanare le ferite di un territorio segnato dalle baraccopoli e a garantire a centinaia di famiglie una vita dignitosa, in abitazioni decorose, dopo decenni trascorsi in condizioni di degrado e di rischio igienico-sanitario. Questi risultati dimostrano che, con una visione chiara e una collaborazione efficace tra istituzioni, è possibile restituire speranza e futuro a intere comunità».