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Acireale

A scuola “senza zaino”, l’Istituto Giovanni XXIII è il primo in Sicilia

Strutturato attraverso una metodologia didattica, il progetto non prevede l’uso di libri ma di tablet per esplorare la biblioteca digitale

Rita Vinciguerra

23 Ottobre 2025, 23:31

A scuola “senza zaino”, l’Istituto Giovanni XXIII è il primo in Sicilia

È l’Istituto Giovanni XXIII la prima scuola in Sicilia ad aderire al modello educativo “Senza zaino”. Il progetto è strutturato attraverso una metodologia didattica che si ispira alla pedagogia montessoriana e al “Costruttivismo sociale” e si è diffuso in Italia dal 2002, riscuotendo successo in termini di partecipazione e gradimento. «L’Istituto Giovanni XXIII - dice la dirigente scolastica Alfina Bertè - ha adottato il modello nel 2015 e dal 2018 è scuola polo regionale. L’ingresso nella rete “Sz” è stato preceduto nel 2014 dall’adesione al movimento di “Avanguardie educative” dell’Istituto nazionale di documentazione, innovazione e ricerca educativa (Indire) e con questo bagaglio ricco e motivante dal cuore, “Senza zaino”, ci siamo aperti a numerosi progetti. Siamo convinti che se la scuola è la nostra casa e il mondo è la nostra scuola anche il mondo intero è scuola».

L’impalcatura strutturale del modello “Sz” si poggia sull’idea culturale di “Approccio globale al curricolo” e su tre valori guida: responsabilità, ospitalità e comunità. L’ambiente è progettato per essere accogliente e stimolante, le aule e gli spazi comuni sono organizzati per favorire benessere, collaborazione e socializzazione. Valorizzando le diversità individuali con l’insegnamento differenziato, ogni studente può apprendere secondo i propri ritmi e stili, utilizzando percorsi personalizzati che celebrano l’individualità e l’unicità di ciascun bambino. Si promuovono l’autonomia e la consapevolezza negli studenti che imparano a essere affidabili e consapevoli e ad agire con empatia e rispetto verso gli altri. La scuola è percepita come una comunità educativa in cui alunni, insegnanti e famiglie collaborano per il benessere e lo sviluppo, creando un ambiente di reciproco sostegno. Le aule aperte e gli spazi condivisi favoriscono l’integrazione e il senso di appartenenza, rendendo ogni membro parte attiva e preziosa della comunità scolastica. Le famiglie sono integrate e coinvolte nel processo educativo e questa peculiarità genera forte apprezzamento tra i genitori degli studenti. «Il modello “Sz” - dice Michela, una delle madri - ci ha permesso di vivere un’esperienza scolastica diversa, interattiva e interessante che ha reso l’apprendimento più ricco e coinvolgente». Gerardina, un’altra mamma, ha aggiunto: «I nostri figli crescono in condizioni tali da diventare cittadini responsabili», mentre Gabriella ha osservato che «i bambini sono interessati e motivati nella scelta del futuro percorso scolastico».

Ma l’aspetto più eclatante di questo innovativo modello pedagogico è l’eliminazione dello zaino, simbolo di precarietà, contrastante con l’idea di una scuola accogliente e aperta. Un ambiente dove gli strumenti e i materiali didattici sono forniti dalla scuola stessa e ai libri di testo si accompagna l’uso di dispositivi d’avanguardia con contenuti interattivi. A ogni studente è assegnato un tablet impiegato per esplorare la biblioteca digitale. Palese l’entusiasmo degli studenti: «Il modo di studiare è divertente, coinvolgente, unico», dice il 12enne Flavio. «Mi piace che cambiamo aula tra una lezione e l’altra», ha aggiunto Elisa, 11 anni. «Ognuno ha un incarico, lavoriamo insieme, è spettacolare», ha concluso Aurora, 8 anni. I bambini sono guidati dal docente che, adottando una valutazione mite, facilita il confronto e il “problem-solving cooperativo”, convertendo la classe in una comunità dove l’errore è un’occasione di riflessione e apprendimento che rende l’alunno partecipe e protagonista nella costruzione della propria conoscenza. «La motivazione e la consapevolezza con cui i nostri studenti vivono la scuola - ha precisato Rosaria Battiato, docente e referente del progetto “Sz” - sono la prova del successo di questo modello sinonimo di innovazione vissuta e trasmessa».