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L'inchiesta

Funzionario regionale arrestato per una mazzetta, Librizzi non risponde ai giudici

Antonio Librizzi, funzionario della Soprintendenza del Mare e dei Beni Culturali, arrestato con 1.000 euro nascosti in un'agenda; si avvale del silenzio mentre l'inchiesta lo accusa di aver chiesto denaro per sbloccare il pagamento di fatture al Dipartimento dei Beni Culturali e dell'Identità Siciliana.

Luigi Ansaloni

24 Ottobre 2025, 20:49

Guardia di finanza

Librizzi è stato arrestato dalla guardia di finanza

Antonio Librizzi, 62 anni, funzionario della Soprintendenza del Mare e dei Beni Culturali, arrestato ieri dalla Guardia di Finanza con una mazzetta da mille euro nascosta in un’agenda appena ricevuta da un imprenditore, ha scelto di non rispondere alle domande dei magistrati della Procura di Palermo.

Alla presenza dei suoi legali, gli avvocati Roberto Tricoli e Luigi Miceli Tagliavia, ha dichiarato di essere troppo provato e ha preferito avvalersi del silenzio. Domani dovrebbe essere fissata l’udienza di convalida dell’arresto in flagranza per tentata concussione.

Librizzi è stato fermato all’interno di un negozio subito dopo avere incassato, in contanti, 1.000 euro da un operatore economico. L’inchiesta per corruzione, condotta dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Palermo, è scaturita dalla denuncia di due imprenditori ai quali il funzionario avrebbe chiesto somme in denaro per “sbloccare” la liquidazione di alcune fatture emesse nei confronti del Dipartimento dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, relative a forniture e servizi per manifestazioni culturali finanziate con fondi regionali.