Territorio
Un autolavaggio chiuso per caporalato e lavoro in nero a Catania: operai pagati tre euro l'ora
Controlli straordinari a Borgo e Ognina: gli agenti hanno identificato sei cittadini extracomunitari, un pakistano e cinque indiani, tutti senza contratto di lavoro
La Polizia di Stato ha svolto un servizio straordinario di controllo del territorio nei quartieri Borgo e Ognina, a Catania. Tale intervento si colloca nell’ambito di uno specifico piano predisposto dalla Questura di Catania, finalizzato ad implementare, in tutto il territorio provinciale, i servizi di pattugliamento di strade, piazze e luoghi di interesse, per prevenire e reprimere forme di illegalità diffusa, sanzionare le violazioni al Codice della Strada e garantire il rispetto della normativa di settore da parte degli esercizi pubblici.
L’azione di controllo è stata coordinata dal Commissariato di pubblica sicurezza “Borgo-Ognina” e ha visto l’impiego degli agenti del Reparto Prevenzione Crimine “Sicilia Orientale”, della Polizia Locale di Catania, del personale dell’Asp Dipartimento di Prevenzione - Servizio Spresal.
Nel corso dell’attività, sono state controllate alcune attività commerciali della zona. In particolare, il titolare di un autolavaggio ubicato in viale Ulisse è stato denunciato per illecito sfruttamento del lavoro, c.d. capolarato, ferma restando la presunzione di innocenza dell’indagato valevole ora e fino a condanna definitiva.
Gli agenti, infatti, hanno identificato sei cittadini extracomunitari, un pakistano e cinque indiani, tutti senza contratto di lavoro. Secondo la prima ricostruzione effettuata sul posto, i lavoratori, versando in stato di bisogno, erano stati reclutati in nero, con un orario di lavoro di 11 ore al giorno ed una paga di circa 3 euro l’ora, notevolmente inferiore rispetto alla quantità e qualità del lavoro prestato. Gli stranieri non godevano neppure di riposo settimanale e di ferie.
Inoltre, dagli accertamenti condotti sul posto il cittadino pakistano è risultato essere irregolare sul territorio nazionale poiché privo di permesso di soggiorno, e, pertanto, è stato segnalato all’Ufficio Immigrazione della Questura per il successivo avvio delle procedure finalizzate all’espulsione.
Le verifiche eseguite dal personale dell’Asp Dipartimento di Prevenzione - Servizio Spresal hanno consentito di rilevare la sussistenza di numerose violazioni in materia di sicurezza e igiene nei luoghi di lavoro, tali da esporre a pericolo sia i lavoratori che i clienti.
In relazione a quanto accertato è stata disposta la chiusura dell’autolavaggio e al titolare contestate sanzioni per un importo di circa 12 mila euro.
Complessivamente, all’esito dell’attività, i poliziotti hanno identificato quasi 100 persone e controllato 39 veicoli, tra auto e moto. Sono state rilevate numerose infrazioni per violazioni del Codice di strada, tra le quali sono emersi casi di veicoli sprovvisti della necessaria revisione periodica, ragion per cui si è provveduto a sospenderli dalla circolazione, di assenza di copertura assicurativa con relativo sequestro amministrativo e di guida senza patente.