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Itala

«Troppe criticità e pochi benefici»

Il ministero ha bocciato lo svincolo sull’A18 pensato per facilitare l’accesso dei mezzi nel cantiere del raddoppio ferroviario

Redazione Messina

26 Ottobre 2025, 06:10

«Troppe criticità e pochi benefici»

Il ministero dell’Ambiente ha bocciato lo svincolo di cantiere di Itala sull’A18, progetto pensato per facilitare l’accesso dei mezzi ai cantieri del raddoppio ferroviario Catania-Messina, attualmente in fase di realizzazione nella riviera jonica messinese.

La Commissione tecnica Pnrr-Pniec ha valutato l’impatto ambientale, urbanistico e di sicurezza, giudicando limitati i benefici. Il traffico di cantiere sarebbe stato esiguo, mentre per la popolazione sarebbero aumentati rumore, vibrazioni e polveri sottili.

Nell’area interessata sorgono la scuola “Pietro Cuppari”, un presidio sanitario, una chiesa e numerose abitazioni: i tecnici temono superamenti dei limiti di legge, soprattutto per rumore e rischio idrogeologico. Piogge intense potrebbero aggravare la situazione, rendendo insufficiente il sistema di drenaggio valutato dagli esperti.

Il transito dei mezzi avrebbe reso più pericoloso l’ingresso scolastico e ostacolato l’accesso alle cure mediche. Dal punto di vista paesaggistico, la realizzazione dell’opera avrebbe comportato la distruzione di alberi e la modifica della vegetazione storica qualificante la zona, con danno irreversibile per il panorama urbano.

Le misure di mitigazione non sono state ritenute efficaci: troppa la prossimità agli edifici sensibili, troppo invasivo il traffico pesante, troppo marginale il beneficio collettivo.

Le rampe previste avrebbero avuto una larghezza di cinque metri e sistemi tecnologici per controllare gli accessi, ma l’utilità minima e il territorio di Itala risultava vulnerabile per densità abitativa e rischio idrogeologico.

Gli altri svincoli provvisori previsti a Nizza di Sicilia, Sant’Alessio Siculo e Taormina hanno invece ottenuto parere favorevole, con prescrizioni severe per il monitoraggio ambientale e la tutela degli habitat naturali durante i lavori, che partiranno nel 2026.

Il decreto ministeriale su Itala è un segnale forte: per i progetti Pnrr-Pniec priorità a sicurezza, salute pubblica e sostenibilità ambientale.