Ospedali
Sirna lascia il Policlinico di Catania dopo cinque anni e dopo le difficoltà del Covid, gli investimenti e quasi 1.500 assunzioni
Il dirigente ha concluso il suo mandato portando a termine un quinquennio di intensa attività e impegno con risultati significativi per la sanità pubblica catanese
Dopo cinque anni alla guida dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Policlinico “G. Rodolico - San Marco” di Catania, il direttore generale Gaetano Sirna conclude il proprio incarico al vertice della struttura, portando a termine un quinquennio di intensa attività e impegno con risultati significativi per la sanità pubblica catanese.
Il direttore Sirna ha guidato l’Azienda in una fase complessa e di grande trasformazione, segnata prima dall’emergenza Covid-19 e poi dalla ripartenza del sistema sanitario, entrambi i periodi caratterizzati da nuove sfide organizzative per la tutela della salute dei cittadini. La fase post Covid, in particolare, ha visto l’Azienda impegnata nel rilancio e nel consolidamento delle attività, attraverso investimenti importanti sul rafforzamento del personale, sull’innovazione tecnologica e sul miglioramento dei percorsi assistenziali in risposta alle sopravvenute esigenze del territorio.
Tra i traguardi più rilevanti si ricordano l’investimento di quasi 44 milioni di euro per grandi apparecchiature come la realizzazione della nuova sala ibrida nel blocco operatorio del San Marco, il potenziamento della dotazione tecnologica con l’acquisto di due Tac, dell’innovativa Risonanza Magnetica 3 Tesla, sette ecotomografi multidisciplinari e l’avvio del percorso di digitalizzazione dei servizi sanitari. E ancora, oltre un miliardo di euro comprensivi di quelli delle cosiddette “gare di bacino” sono stati impegnati per l’acquisto, in cinque anni, di beni e servizi, e oltre 19 milioni di euro sono stati spesi per l’adeguamento e la predisposizione degli spazi per l’installazione delle nuove apparecchiature sanitarie e per interventi di riqualificazione energetica degli edifici ospedalieri.
Inoltre, ci sono stati interventi di messa in sicurezza, ammodernamento impiantistico e adeguamento strutturale e lavori di adeguamento legati all’emergenza COVID-19, con particolare riferimento all’ampliamento delle terapie intensive, semintensive (circa tre milioni e mezzo di euro) e del pronto soccorso (più di un milione e mezzo di euro).
Non meno importanti sono stati gli investimenti verso le risorse umane con il potenziamento della dotazione organica. Sono state effettuate quasi 1500 assunzioni di personale a tempo indeterminato (tramite concorsi, assunzioni relative a categorie protette, stabilizzazioni del personale precario e personale universitario in convenzione).
Sotto la sua direzione, l’Azienda Ospedaliero Universitaria ha quindi consolidato il proprio ruolo di punto di riferimento per la qualità delle cure, la ricerca clinica e la formazione professionale, valorizzando il contributo di tutto il personale sanitario e amministrativo.
Nel suo saluto finale, il direttore ha voluto ringraziare il personale e le istituzioni locali:
“Sono stati anni intensi, complessi, ma anche straordinariamente soddisfacenti –ha sottolineato-. L’inizio del mio mandato ha coinciso con uno dei periodi più difficili della nostra storia recente: l’emergenza COVID-19. In quei mesi drammatici, la nostra Azienda, e in particolare il P.O. San Marco, ha rappresentato un presidio fondamentale per la tutela della salute dei cittadini. Abbiamo affrontato insieme una sfida senza precedenti, con professionalità, coraggio e spirito di servizio.
Oggi –ha proseguito– lascio un’azienda più solida, moderna e consapevole del proprio ruolo strategico nel sistema sanitario regionale. Questi traguardi sono il frutto di un impegno corale e per questo desidero rivolgere un sincero e sentito ringraziamento a tutto il personale sanitario, tecnico, amministrativo, ausiliario e a tutti coloro che, a vario titolo, hanno contribuito con dedizione, competenza e senso del dovere al raggiungimento di tali risultati.
Un ringraziamento particolare va agli assessori Razza, Volo e Faraoni per il sostegno istituzionale e la fiducia dimostrata, al rettore Priolo per la leale e proficua collaborazione, e alle organizzazioni sindacali per il dialogo costruttivo e la condivisione delle strategie comuni. Al nuovo rettore e al mio successore rivolgo un augurio sincero: che possano proseguire su questo percorso di crescita e valorizzare ulteriormente le grandi potenzialità che la nostra azienda possiede, continuando a porre al centro il benessere dei pazienti e la valorizzazione delle persone che vi lavorano. Ringrazio infine –ha concluso il direttore generale– coloro che mi hanno coadiuvato nel proficuo raggiungimento dei risultati sopra esposti: il direttore sanitario, Antonio Lazzara, e il direttore amministrativo, Rosario Fresta”.
In attesa della nomina del nuovo direttore generale da parte della Regione Siciliana, la direzione aziendale assicura la piena continuità gestionale e assistenziale delle attività sanitarie.