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Infrastrutture

All'inaugurazione del raddoppio ferroviario Ct-Pa, Salvini parla del Ponte. Stoccata alla Corte dei Conti: «Capiamo se l'Italia può scommettere sul futuro»

Ancora più duro il presidente della Regione Renato Schifani: «Fa riflettere che per una grande opera strategica siamo appesi a un organo contabile»

Salvo Catalano

29 Ottobre 2025, 12:13

13:39

All'inaugurazione del raddoppio ferroviario Ct-Pa, Salvini parla del Ponte. Stoccata alla Corte dei Conti: «Capiamo se l'Italia può scommettere sul futuro»

«Nelle prossime ore, conto che lo Stato faccia lo Stato e che nessuno tiri il freno a mano». Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, collegandosi da remoto, da Roma, al taglio del nastro per il primo lotto del raddoppio ferroviario Catania-Palermo. L'argomento scelto del vicepresidente del Consiglio dei ministri e leader della Lega è la battaglia degli ultimi anni: il Ponte sullo Stretto, con particolare riferimento alle criticità sollevate dalla Corte dei Conti sul progetto.

Il treno inaugurale da Bicocca

Stamattina è partito il treno inaugurale sulla tratta Bicocca-Catenanuova38 chilometri a doppio binario con le caratteristiche dell'alta capacità. In teoria i treni potranno viaggiare fino a 200 chilometri orari. Per adesso si fermeranno però a 160. La tratta Catania-Palermo finalmente riapre, visto che negli ultimi anni era stata chiusa e coperta con bus sostitutivi. Ma il tempo di percorrenza rimane di due ore e 57 minuti.

Presenti il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani e l'assessore Alessandro Aricò, il commissario Filippo Palazzo, l'amministratore delegato di Rete ferroviaria italiana Aldo Isi e i rappresentanti dell'azienda We Build. Collegato da Roma, come detto, anche il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini. Sia per Schifani che per Salvini è stata occasione per attaccare la Corte dei Conti sul Ponte e sul collegamento tra la Sicilia e il resto della Penisola.

Salvini sul Ponte: «Capiamo se l'Italia può scommettere sul futuro»

«I tecnici di mezzo governo sono insieme alla Corte dei Conti per capire se l'Italia può scommettere sul futuro, se l'Italia può avere grandi ambizioni, se l'Italia può ambire a essere la numero uno dal punto di vista infrastrutturale, dell'innovazione tecnologica, della ricerca applicata...», ha detto Salvini, in un videocollegamento mandato in onda su un maxi-schermo. «Quello che inaugurate oggi - ha continuato il ministro - è quello che conto di cominciare come cantiere già dal prossimo mese di novembre. Il Ponte sullo Stretto, lo ricordo, non collega Messina a Villa San Giovanni. Ma collega Palermo a Reggio Calabria, Roma, Milano, Monaco di Baviera, Berlino, Copenaghen, Helsinki, Stoccolma... Quindi è un unicum che dal nord Europa arriva alle coste siciliane. Ecco, nelle prossime ore, conto che lo Stato dimostri di essere Stato e quindi che tutti ambiamo a creare lavoro, occupazione, modernità, velocità, sicurezza, e che nessuno invece tiri il freno a mano».

Schifani: «Infrastruttura strategica appesa a un organo contabile»

«I miei rapporti con la Corte dei Conti sono stati, notoriamente, particolari», interviene il presidente Schifani, affermando dalle prime battute il tono del suo intervento. «Non ho mai voluto fare polemica eccessiva, però è evidente che, come è emerso sul Ponte, non c'è nessuna conflittualità istituzionale ma c'è un problema. Tanto che non vi sfuggirà come la legge di riforma approvata alla Camera, e adesso al Senato per essere deliberata, ponga l'esigenza legislativa non tanto di limitare le competenze della Corte dei Conti però di disciplinarle meglio», è la premessa del governatore.

«Chiaramente, il fatto che un Paese si trovi, nell'ambito della realizzazione di una grande opera strategica, appeso alla valutazione di un organo contabile, mi lascia un attimo riflettere - ha ribadito Renato Schifani - Senza nessuno spirito di conflittualità. Però politicamente e istituzionalmente dobbiamo essere attenti allo scenario che si verifica. Attenti nel rispetto della Costituzione, ma anche delle prerogative di un esecutivo nazionale e anche regionale che punta a realizzare un'opera che migliorerà la viabilità e gli scambi internazionali dell'intero Mediterraneo, non tanto la Sicilia e la Calabria».