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Aci Catena

Trovati resti umani nell’ossario: sequestrate tre aree del cimitero

I carabinieri nel loro blitz hanno riscontrato gravi carenze igienico-sanitarie

Redazione Catania

31 Ottobre 2025, 06:00

Trovati resti umani nell’ossario: sequestrate tre aree del cimitero

Blitz dei carabinieri della Compagnia di Acireale, al cimitero di Aci Catena. Riscontrate gravi carenze igienico-sanitarie e strutturali. Inquietante il rinvenimento di materiale organico e ossa scaricate nell’Ossario. Una trentina di teschi e un numero indefinito di ossa che sarebbero dovuti essere custoditi in apposite cassettine e catalogati.

Nas e Asp hanno redatto un dettagliato rapporto. Scomparso anche il registro dei resti dei defunti esumati dalla sepoltura e trasferiti nella fossa comune. Apposti i sigilli in un deposito contenente bare e casse in zinco in disuso, destinate allo smaltimento in appositi centri, e gravi criticità strutturali nei sotterranei del cappellone centrale, tra cedimenti di porzioni di intonaco dal tetto, impianto elettrico non a norma e assenza di areazione. Disposti anche controlli sulla regolarità degli operai in servizio al cantiere dove sono in corso i lavori di ampliamento del Camposanto da parte del Nil, Nucleo sicurezza tutela del lavoro.

L’intero cimitero è stato controllato da una ventina di militari dei vari reparti agli ordini del comandante della Compagnia, Domenico Rana, che ha personalmente seguito le varie fasi ispettive. L’inchiesta è solo all’inizio e potrebbe coinvolgere politici, dirigenti e funzionari in concorso tra loro, nella “mala gestio” del cimitero: tra atti contrari ai doveri d’ufficio, mancata vigilanza e presunte pressioni di politici locali per velocizzare la sepoltura delle salme in cambio di voti, di cui al momento non trapelano particolari. Dagli accertamenti effettuati nei box adibiti alla rivendita di fiori, è emersa l’occupazione del suolo pubblico da parte di alcuni concessionari che sono stati sanzionati. Il grosso dell’inchiesta ruota attorno alle presunte irregolarità amministrative ma, al momento, tutto rimane secretato in attesa di ulteriori approfondimenti investigativi, sia documentali che gestionali. Il magistrato di turno ha disposto il sequestro preventivo delle aree in cui sarebbero state riscontrate le gravi irregolarità, dal danno ambientale per la giacenza di rifiuti speciali, in un’area di pertinenza del cimitero, alle gravi criticità strutturali. Ma a destare maggiore scalpore tra gli inquirenti lo stato di degrado in cui versa l’Ossario, luogo di culto e di memoria, trasformato in una discarica dell’orrore. Un abominio verso il sentimento di rispetto per i defunti e i luoghi di sepoltura.