Niente manutenzioni lungo l'autostrada, processo per due ex dirigenti del Cas
La decisione del gup del Tribunale di Messina: la vicenda risale agli anni tra il 2021 e il 2023
 
									Il Gup di Messina, Arianna Raffa, ha disposto il rinvio a giudizio di Salvatore Minaldi, catanese ed ex direttore generale del Consorzio Autostrade Siciliane (Cas), e di Dario Costantino, anch’egli catanese ed ex responsabile dell’area tecnica ed esercizio del medesimo ente.
Secondo la ricostruzione accusatoria, i due, oggi in pensione e nella loro qualità di pubblici ufficiali, tra il 2021 e il 2023 avrebbero omesso di dare esecuzione alle prescrizioni del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, limitandosi a verifiche parziali e inadeguate rispetto a quanto previsto dalle norme tecniche sulle costruzioni per la sicurezza di viadotti e gallerie delle autostrade A18 (Messina–Catania) e A20 (Messina–Palermo), senza adottare le misure richieste.
Pur dovendo vigilare sulla manutenzione delle medesime tratte, sempre secondo l’accusa, non avrebbero eseguito gli interventi necessari a rimuovere situazioni di pericolo derivanti dal deterioramento delle strutture, esponendo così la collettività a rischi per l’incolumità pubblica. A Minaldi è inoltre contestato di essersi rifiutato di sottoscrivere il decreto di approvazione del progetto per la messa in sicurezza del viadotto Trapani, sulla tangenziale di Messina, escludendo l’apposizione della rete “anticalcinacci”, ritenuta necessaria per prevenire la caduta di calcestruzzo ammalorato. L’apertura del processo è fissata per il 22 gennaio.
Il giudice ha ammesso la costituzione di parte civile del Consorzio Autostrade Siciliane, rappresentato dagli avvocati Vincenzo Giacona Venuti e Mattia Caleca. Gli imputati sono difesi dagli avvocati Carmelo Peluso e Mirella Viscuso.
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