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L'intervento

Al via la messa in sicurezza del torrente Annunziata: appalto da 2,6 milioni

Rimozione dei detriti, ripristino delle strutture danneggiate e lavori di oltre un anno per proteggere Messina nord.

Redazione Messina

25 Novembre 2025, 06:43

Torrente Annunziata

di Fortunato Marino

L’appalto è stato assegnato. I lavori di sistemazione idraulica del torrente Annunziata saranno eseguiti dall’impresa Consorzio Stabile F2b di Ciampino. Dopo le verifiche di legge, previste dalla normativa sui lavori pubblici, sarà sottoscritto il contratto. Poi il via libera agli interventi. Il costo complessivo dell’opera è di quasi 2 milioni e 600 mila euro che il Comune sta finanziando con il Programma nazionale "Metro Plus e Città Medie Sud 2021-2027".

Le condizioni in cui versa il torrente sono sotto gli occhi di tutti e la fitta vegetazione non è l’unico problema. Ci sono criticità strutturali da affrontare, anche con una certa urgenza. La messa in sicurezza era stata già annunciata nel 2018. L’impresa dovrà provvedere alla rimozione ed il trasporto a rifiuto dei detriti alluvionali presenti lungo il tratto interessato dai lavori e anche nella parte coperta tra la circonvallazione ed il viale della Libertà.

Tra gli interventi previsti, la parte più complessa riguarda la ricostruzione di alcune parti ammalorate ed il risanamento delle opere di sostegno della sede stradale con il ripristino del calcestruzzo degradato e la rimozione della ruggine presente nei ferri di armatura. I lavori dureranno almeno un anno.

L’obiettivo di Palazzo Zanca è garantire la sicurezza in uno tra i quartieri a più alta densità abitativa a Messina nord, dove insistono strutture universitarie, commerciali e sportive. Con una viabilità che, negli anni, è stata appesantita dall’apertura della galleria San Jachiddu che consente il collegamento diretto con lo svincolo di Giostra. Nel 1998 l’alluvione nella quale perse la vita un’intera famiglia: Antonio, Maria e Angela Carità, travolti dalla furia delle acque e finiti con l’autovettura dentro il torrente. Esclusa l’ipotesi della copertura totale, non più sostenibile per le normative nazionali che vietano la tombinatura dei corsi d’acqua, la messa in sicurezza è l’unica strada da percorrere.

Soddisfatto l’assessore alla Difesa del Suolo Francesco Caminiti: «A breve gli interventi potranno iniziare. Dopo un lungo e complesso iter burocratico».

L’appalto è stato assegnato. I lavori di sistemazione idraulica del torrente Annunziata saranno eseguiti dall’impresa Corsorzio Stabile F2b di Ciampino. Dopo le verifiche di legge, previste dalla normativa sui lavori pubblici, sarà sottoscritto il contratto. Poi il via libera agli interventi. Il costo complessivo dell’opera è di quasi 2 milioni e 600 mila euro che il Comune sta finanziando con il Programma nazionale "Metro Plus e Città Medie Sud 2021- 2027”.
Le condizioni in cui versa il torrente sono sotto gli occhi di tutti e la fitta vegetazione non è l’unico problema. Ci sono criticità strutturali da affrontare, anche con una certa urgenza. La messa in sicurezza era stata già annunciata nel 2018. L’impresa dovrà provvedere alla rimozione ed il trasporto a rifiuto dei detriti alluvionali presenti lungo il tratto interessato dai lavori e anche nella parte coperta tra la circonvallazione ed il viale della Libertà. Tra gli interventi previsti, la parte più complessa riguarda la ricostruzione di alcune parti ammalorate ed il risanamento delle opere di sostegno della sede stradale con il ripristino del calcestruzzo degradato e la rimozione della ruggine presente nei ferri di armatura. I lavori dureranno almeno un anno. L’obiettivo di Palazzo Zanca è garantire la sicurezza in uno tra i quartieri a più alta densità abitativa a Messina nord, dove insistono strutture universitarie, commerciali e sportive. Con una viabilità che, negli anni, è stata appesantita dall’apertura della galleria San Jachiddu che consente il collegamento diretto con lo svincolo di Giostra. Nel 1998 l’alluvione nella quale perse la vita un’intera famiglia: Antonio, Maria e Angela Carità, travolti dalla furia delle acque e finiti con l’autovettura dentro il torrente. Esclusa l’ipotesi dalla copertura totale, non più sostenibile per le normative nazionali che vietano la tombinatura dei corsi d’acqua, la messa in sicurezza è l’unica strada da percorrere. Soddisfatto l’assessore alla Difesa del Suolo Francesco Caminiti: «A breve gli interventi potranno iniziare. Dopo un lungo e complesso iter burocratico».