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La vertenza

Giammoro, Cargill chiude: 49 lavoratori in bilico tra promesse e silenzi

Sicindustria media tra possibile vendita e silenzi aziendali, il Pd attacca il governo e propone un piano di rilancio e transizione energetica

Redazione Messina

25 Novembre 2025, 06:09

Cargill Giammoro

di Benedetto Orti Tullo

Incubo interminabile per i 49 lavoratori della Cargill di Giammoro Pace del Mela, a seguito dell’ormai nota decisione dei vertici aziendali di procedere alla chiusura dello stabilimento. Dopo un sit-in e il grido d’allarme dei sindacati, gli incontri alla Regione, l’ultimo tavolo tecnico tra le parti interessate è rimasto attivo, dando mandato a Sicindustria di adoperarsi per mediare tra Cargill e possibili acquirenti interessati a rilevare il sito.

Ma, fino a questo momento, nessuna novità è stata comunicata ai lavoratori che attendono risposte per il loro futuro e quello delle loro famiglie, in diversi casi monoreddito. Giusto mantenere la dovuta riservatezza sulle trattative in corso, ma per i lavoratori ogni giorno che passa, da un mese a questa parte, rappresenta un comprensibile stillicidio. Lo scorso 11 novembre, la vertenza è stata tra gli argomenti discussi in un incontro tra il presidente della Regione, Renato Schifani, e il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso.

In quella circostanza, dall’esponente del Governo Meloni giunsero rassicurazioni circa «l’individuazione di soluzioni alternative con l’obiettivo di rilanciare un sito produttivo strategico per l’area tirrenica messinese». Dichiarazioni sulle quali è intervenuto il Pd con una dura nota: «Nessuno strumento di sostegno occupazionale è stato messo in campo dal Governo nazionale e regionale. I sindacati sono stati sostanzialmente lasciati soli a gestire una crisi che rischia di far saltare definitivamente un presidio industriale dell’area di Milazzo».

Il partito democratico ha annunciato che «rilancerà l’attività ispettiva all’Ars, con l’impegno dei deputati Dario Safina, Calogero Leanza e Nello Dipasquale, e al parlamento nazionale, con la deputata Stefania Marino ed il senatore Antonio Nicita. Soprattutto, il Pd è impegnato nella costruzione di un progetto articolato di sviluppo e rilancio dell’area nella prospettiva di una seria transizione energetica».