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La denuncia

Catania, protesta di studenti e studentesse al liceo Cutelli-Salanitro: «A scuola ambiente carico di tensione e insicurezza»

Il comitato studentesco spiega le ragioni di una manifestazione arrivata dopo una serie di episodi che avrebbero contribuito a creare una «situazione intollerabile»

Redazione Catania

25 Novembre 2025, 09:53

22:47

Catania, protesta di studenti e studentesse al liceo Cutelli-Salanitro: «A scuola ambiente carico di tensione e insicurezza»

Gli studenti e le studentesse del liceo classico statale "Mario Cutelli e Carmelo Salanitro" sono in protesta da questa mattina e non sono entrati in classe. Con una nota firmata dalla comunità studentesca, desiderano «esprimere, con fermezza e senso di responsabilità, la profonda indignazione accumulata negli ultimi mesi». Secondo quanto riferito da ragazze e ragazzi, la protesta di oggi «non rappresenta un episodio isolato, bensì il risultato inevitabile di un lungo periodo in cui il benessere degli studenti è stato ripetutamente trascurato».

L'ultimo episodio in ordine di tempo ieri, a seguito di una disinfestazione straordinaria per la presenza di punteruolo rosso a scuola. «Al nostro rientro in istituto il 24 novembre - scrive la comunità studentesca nel comunicato inviato ai giornali - i locali non risultavano in condizioni idonee all’accoglienza: un intenso odore chimico permeava l’edificio, rendendolo di fatto non fruibile. Nonostante questa situazione, è stato dichiarato che la frequenza delle lezioni fosse comunque possibile, costringendo gli studenti a sostare nel cortile, sotto le intemperie, o a lasciare temporaneamente i locali scolastici. La gestione dell’intera situazione ha richiesto l’intervento di diverse autorità: Digos, Carabinieri, Vigili del Fuoco, ambulanze, generando un clima inaccettabile all’interno di un luogo che dovrebbe garantire prima di tutto sicurezza e tutela».

Come detto, secondo quanto denunciato dagli studenti, quella di ieri è solo l'ultima goccia. «Da tempo - continuano - gli studenti denunciano pratiche percepite come invasive e immotivate, quali la apertura delle borse personali senza preavviso né giustificazioni, la assenza quasi totale di ascolto da parte della dirigenza, un ambiente carico di tensione e insicurezza, e una gestione delle sanzioni disciplinari ritenuta eccessivamente rigida, talvolta arbitraria e comunque priva di adeguata trasparenza». Elementi che «hanno alimentato un crescente senso di esasperazione: siamo stanchi di non essere ascoltati, stanchi di non essere tutelati, stanchi di essere trattati come un problema e non come la parte viva e centrale dell’istituto».

Da cui la decisione di non varcare i cancelli della scuola di via Firenze, questa mattina, che nasce «dalla necessità irrinunciabile di ristabilire un dialogo reale, rispettoso e trasparente tra dirigenza, studenti e tutte le componenti della comunità scolastica, con l’obiettivo di garantire un ambiente educativo sano, inclusivo e adeguato. Pur mantenendo un comportamento sempre civile e responsabile, gli studenti intendono esprimere con assoluta chiarezza la loro posizione: la situazione attuale non è più tollerabile. È tempo di un cambiamento concreto e immediato».

Solidarietà alla dirigente scolastica

Intanto in serata i rappresentanti dei genitori del Consiglio d’Istituto — Annamaria Castiglione, . Andrea Magrì, Cristina Maria Abate e Katia Di Bella Gozzi — hanno espresso «piena solidarietà alla dirigente scolastica, prof.ssa Elisa Colella, per gli insulti che ha ricevuto oggi sulla stampa e tramite striscioni affissi nel cortile dell’istituto». In una nota, i firmatari hanno stigmatizzato i “toni lontani da un equilibrato confronto democratico”, al quale sperano si ispiri l’intero mondo della scuola. «L’auspicio - sottolineano - è che il dialogo torni quanto prima a essere costruttivo e rispettoso».

Le distanze dalle offese rivolte alla Dirigente scolastica durante la protesta sono state prese anche dagli studenti rappresentanti d'istituto.