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Agente di polizia penitenziaria aggredito: gli versano addosso olio caldo, sindacato lancia l'allarme
Ennesimo episodio nel carcere di Augusta: prognosi di dieci giorni per l'uomo
Ancora un episodio di violenza nel carcere di Augusta: questa mattina, all’interno della Casa di Reclusione, un agente di Polizia Penitenziaria è stato vittima di un’aggressione al culmine della quale gli sarebbe stato versato addosso dell’olio caldo. A rendere nota la notizia è la segreteria provinciale dell’USPP, il sindacato della polizia penitenziaria guidato in provincia da Nello Bongiovanni.
“Sottoposto alle cure del caso, la sua prognosi è di dieci giorni”, riferisce Bongiovanni, che definisce l’episodio l’ennesimo in una sequenza di fatti violenti che, a suo dire, avvengono “nel silenzio più assoluto”. Al momento sono pochi gli elementi ufficiali trapelati sulle dinamiche precise dell’aggressione e sulle eventuali responsabilità penali o disciplinari: le autorità competenti sono comunque chiamate ad avviare accertamenti.
Il caso riapre il tema della sicurezza negli istituti penitenziari della provincia di Siracusa. Pochi giorni fa lo stesso sindacato aveva nuovamente denunciato la carenza di organico nelle strutture locali, sottolineando come la penuria di personale renda più difficili i controlli e aumenti il rischio di eventi critici. Nella stessa settimana, a Cavadonna, erano stati rinvenuti e sequestrati smartphone presumibilmente in uso a detenuti, circostanza che secondo i rappresentanti sindacali aggraverebbe ulteriormente la situazione di rischio.
Le organizzazioni sindacali della polizia penitenziaria hanno ripetutamente segnalato queste criticità alle istituzioni, chiedendo interventi concreti per garantire maggiore tutela agli agenti: potenziamento degli organici, misure di sicurezza più efficaci e controlli più serrati sui dispositivi introdotti illegalmente nelle sezioni detentive. “Serve una risposta immediata e strutturale — affermano i sindacati — per evitare che gli episodi si ripetano e per tutelare chi quotidianamente garantisce l’ordine e la sicurezza all’interno degli istituti”.
Sul fronte istituzionale si attendono dichiarazioni ufficiali e, soprattutto, l’esito delle indagini interne e dell’autorità giudiziaria per chiarire le responsabilità e adottare eventuali provvedimenti. Nel frattempo il clima tra gli operatori penitenziari resta teso e la richiesta di maggiori garanzie per il personale continua a farsi sempre più pressante.