L'intervista
Procura di frontiera a rischio: Barcellona Pozzo di Gotto tra mafia, turismo e carenza di magistrati
Giuseppe Verzera in prima linea contro estorsioni, caporalato e traffici estivi in un territorio di industrie e turismo
Una procura che è a tutti gli effetti un avamposto. Immersa in un territorio ad alta densità mafiosa, ricco di industrie e imprese, che nel periodo estivo raddoppia la popolazione perché le Eolie attraggono migliaia di turisti. Eppure, quella di Barcellona Pozzo di Gotto è una procura in perenne sotto organico, dove il procuratore, Giuseppe Verzera, fa anche da sostituto per sopperire alla carenza di magistrati. Perfino la sede ne racconta le difficoltà e regala una profonda atmosfera della procura di frontiera. Pare un semplice complesso residenziale tipico delle villeggiature estive. Qui, invece, da due appartamenti è stata ricavata una procura della repubblica. Qui si va per sentire il procuratore di frontiera, Verzera, tornato nel Messinese, dopo 8 anni a Caltagirone. Lui, di Messina, ricorda subito: «Quando dal 2003 al 2014 sono stato a Messina, avevo la delega sulla fascia tirrenica e mi sono occupato di tutti i processi di mafia nel Barcellonese, a partire da Icaro: un processo importante perché ha visto la condanna di Carmelo Bisognano e da lì che è partita la collaborazione di Bisognano e poi di Santo Gullo, Teresa Truscello e altri soggetti che ci hanno consentito di imbastire il processo Gotha, e quindi la decapitazione di tutti i maggiorenti della mafia».
Resta una realtà piena di criticità, un territorio dove c'è un'altissima concentrazione mafiosa.
L'impegno in questo momento è capire, dopo la decapitazione della cupola mafiosa, quali sono le nuove leve, posto che il convincimento non solo mio ma di tutti è che a Barcellona ancora il fenomeno estorsivo la faccia da padrone.
Estorsioni in un territorio pieno di industrie e turismo?
Ecco, le isole Eolie, per esempio, specialmente in estate, sono un grosso problema, perché la popolazione si moltiplica e vi è un commercio di stupefacenti non indifferente. Ci sono anche altre criticità: c'è un fenomeno correlato all'abusivismo edilizio che è abbastanza dilagante. Altro fenomeno particolarmente diffuso è il caporalato, noi di recente abbiamo fatto due operazioni, specialmente nei vivai di Terme Vigliatore, dove nei periodi di maggiore produttività si registra l'utilizzo di persone assunte a condizioni capestro. Finora abbiamo scovato una quindicina di soggetti sfruttati.
Una realtà complessa e molto ricca d’estate, quindi?
Le Eolie e Milazzo, soprattutto qui c'è una realtà imprenditoriale non indifferente e l'imprenditoria porta sì assunzioni ma anche gli appetiti della mafia nel raccogliere le estorsioni. Non solo, qui abbiamo grossi insediamenti industriali, guardiamo alla raffineria, ad esempio, ma anche impianti alberghieri, esercizi commerciali, imprese.
Una realtà ricca di complessità, eppure questa è una piccola procura, sempre sotto organico.
In questo momento ho un magistrato trasferito, una in maternità e un altro che andrà via tra poco, quindi rischio di rimanere con due sostituti su 5.
Come si fa in un territorio che ha una tale concentrazione imprenditoriale e mafiosa con così poca forza lavoro a garantire la legalità?
Con uno sforzo di tutti straordinario, anche io do supporto perché faccio anche da sostituto, partecipo alle udienze e faccio turni. Ma non è solo un problema di sostituti: anche la polizia giudiziaria non è sufficiente, perché è la visione che non va bene: il commissariato di Barcellona o la compagnia dei carabinieri non può avere la stessa dotazione organica di una città del nord di pari popolazione ma dove non ci sono tutti questi problemi. Nel periodo estivo ci sono 200 mila persone: una popolazione smisurata con una procura in forte difficoltà d'organico non è possibile.
Una procura di frontiera, ma dovrebbe avere più attenzione da parte del ministero?
Abbiamo la procura e il tribunale distanti l'una dall'altro 5 km. Il tribunale è un'ex scuola in aperta campagna con condizioni di sicurezza praticamente inesistenti, dove si fanno processi di mafia, ho segnalato al ministro l'inidoneità dei siti di procura e tribunale in una relazione ispettiva. Urgente trovare un nuovo palazzo di giustizia funzionale, efficiente e unico.