il progetto
Il padre di Sara Campanella: "L'associazione aiuterà chi teme di denunciare"
Presentata ieri a Palermo dai genitori della studentessa di 22 anni uccisa a Messina da un collega nel marzo scorso
Sara Campanella
«L'obiettivo della nostra associazione è aiutare coloro che hanno paura di denunciare. Sara credeva in questi valori, era contro la violenza sulle donne, lo è stata fino all’ultimo. Con il suo no non voleva accettare di uscire con quel ragazzo». Lo ha detto durante il primo evento pubblico, a Palermo, dell’associazione "Sara Campanella Ets", Alex Campanella, padre della 22enne accoltellata e uccisa a Messina, nel marzo scorso, da un collega di università, Stefano Argentino, il quale si è poi tolto la vita in carcere.
I genitori della giovane hanno costituito un’associazione, che porta il nome della figlia, per prevenire i fenomeni di violenza.
«La storia di Sara è anomala - ha proseguito - ma l'associazione è nata soprattutto per questo, per aiutare le persone deboli. Abbiamo già accolto le testimonianze di alcune ragazze che avevano paura e che hanno denunciato. Hanno trovato coraggio. Sara non c'è più, ma sta già iniziando ad aiutare delle altre ragazze che hanno bisogno».

