L'evento
Biennale d'arte a Messina, visitatori a migliaia
Risultano moltissime le opere d'arte donate o acquisite

Lo storico dell'arte, prof. Giampaolo Chille, e il presidente della Biennale di Messina, Gianfranco Pistorio
La Biennale d’Arte di Messina 2025 si configura come un evento di grande rilievo nel panorama delle manifestazioni culturali italiane, capace di coniugare tradizione e sperimentazione contemporanea. Quest’edizione si distingue per un approccio curatoriale audace, che mette in dialogo artisti emergenti e affermati, dando vita a un percorso espositivo che esplora tematiche attuali e urgenti, come l’identità mediterranea, le trasformazioni sociali e ambientali, e il rapporto fra tecnologia e umanità.
Dal punto di vista estetico, la Biennale si presenta come un mosaico variegato di linguaggi: dalla pittura alla videoarte, dall’installazione alla performance. La scelta degli spazi espositivi, che riscuote particolare attenzione, riesce a valorizzare sia il patrimonio architettonico messinese sia nuovi luoghi urbani, traducendosi in un’esperienza immersiva per il pubblico. Tuttavia, sebbene l’evento si proponga di dare voce a molteplici prospettive, talvolta la pluralità degli stili tende a creare una certa dispersione, rendendo meno coerente l’unitarietà del messaggio complessivo.
Importante è anche la riflessione sul ruolo della Biennale come strumento di sviluppo culturale e sociale per la città stessa: in un territorio segnato da complessità storiche e sfide contemporanee, la manifestazione offre un’occasione di rinascita, favorendo il confronto tra la comunità locale e la scena artistica internazionale. In questo senso, la Biennale di Messina 2025 dimostra una forte ambizione, quella di non essere solo una rassegna episodica, ma un laboratorio permanente di creatività e dialogo.
Molti sono gli artisti che stanno donando alla Biennale d’arte di Messina alcune loro opere che entreranno a fare parte della collezione della Biennale e che saranno esposte nei futuri eventi come molte sono le opere acquisite da enti o privati per la valorizzazione dei luoghi espositivi, tra queste l’opera “1 ottobre 2009“ di Michele d’Avenia (nella foto sopra). L’opera è un tributo alla memoria e al dolore di una comunità colpita, ma anche alla forza silenziosa di chi ha saputo rialzarsi. Attraverso la materia e la luce, l’artista restituisce la voce a un momento che ha segnato profondamente la storia recente di Messina. La scultura invita al raccoglimento, alla memoria e alla riflessione sul valore della vita e della rinascita.