A19
L’autostrada Palermo-Catania è un labirinto tra cantieri e ponti demoliti
Sul nuovo viadotto Cannatello, all'altezza di Resuttano, si torna a una corsia

Un’autostrada che è un misto tra un campo di battaglia ed un labirinto. Tra cantieri di lavoro infiniti e intricati percorsi a unica corsia per senso di marcia la A19 Palermo-Catania fa girare la testa ai conducenti dei mezzi che la devono percorrere.
Ciò è anche causato dall’imponente piano di manutenzione straordinaria dell’autostrada deciso dall’Anas per recuperare il gap di manutenzione degli anni passati. L'Anas ha stanziato somme ingenti per la riqualificazione della A19, per portarla a idonei livelli di sicurezza ed efficienza, ma i tempi di attuazione sono molto lunghi ed a patire le conseguenze sono i viaggiatori.
Lunga complessivamente 192,8 km, conta ben 219 opere tra ponti e viadotti, 28 gallerie di lunghezza totale di circa 8 km e 19 svincoli.
In generale il programma di manutenzione prevede il risanamento strutturale di ponti e viadotti, in entrambe le carreggiate, il ripristino delle travi in calcestruzzo armato precompresso, il risanamento del calcestruzzo ammalorato di pile, travi e cordoli, il rifacimento dei giunti, l’installazione di pluviali, l’adeguamento delle barriere stradali laterali e il rifacimento della pavimentazione. Nelle gallerie devono essere adeguati gli impianti tecnologici, installati i sistemi di illuminazione con impianti a Led, i sistemi di ventilazione e di segnaletica. E va installata anche una nuova cartellonistica in corrispondenza degli svincoli.
Ma per fare tutto ciò si prevedono appunto tempi molto lunghi.
Oggi - come abbiamo già riferito nei giorni scorsi - è il giorno annunciato dall’Anas per il più volte rinviato inizio dei lavori di demolizione e ricostruzione del viadotto Cannatello, all’altezza dello svincolo di Resuttano, nella carreggiata in direzione Catania. Interventi in realtà già cominciati da settimane con i lavori preparatori. Da lunedì scatta materialmente la chiusura al transito della carreggiata verso Catania, con tutto il traffico che sarà dirottato sulla corsia opposta, quella verso Palermo, con l’istituzione del doppio senso di marcia.
Era il luglio del 2001 quando furono riscontrati i primi cedimenti ed evidenziato il rischio crollo del viadotto, infatti fu attuato il restringimento di corsia nella sola parte centrale della carreggiata e il tratto è rimasto chiuso per diverso tempo per il consolidamentoo. Centinaia di new jersey bianchi e rossi, posizionati ai lati della carreggiata, limitano la percorrenza dei mezzi alla parte centrale della strada, così da non sovraccaricare la struttura. Viadotto Cannatello che si estende per 4,220 chilometri, costituito da 120 campate di luce 34,20 metri, che verrà ricostruito ex novo. I lavori saranno eseguiti da due imprese, la Bruno Srl, per i piloni/campate dall’1 al 46 e la Cosedil dal 46 al 120. Un lavoro la cui durata viene stimata tra 5 e 7 anni, e che oltre l’autostrada riguarderà pure il fiume Imera, dal momento che in alcuni punti verrà spostato il letto del corso d’acqua, per costruire al meglio il nuovo viadotto ed evitare in futuro quello che è successo fino ad adesso, e cioè che la base dei piloni subisca la corrosione.
Adesso si provvederà alla demolizione delle campate che si sono sgretolate, mentre resteranno i piloni già risanati dall’anno 2018 al 2024, quando il viadotto era stato chiuso al traffico. Erano stati puntellati alcuni impalcati della carreggiata per Catania, realizzando 69 strutture metalliche posizionate a sostegno delle campate ed a supporto delle travi ritenute più ammalorate. Una spesa che era stata di quasi 5 milioni di euro.
Il costo complessivo dell’intervento di demolizione e ricostruzione del viadotto Cannatello sarà invece di 182 milioni di euro. Gli impalcati del nuovo viadotto verranno realizzati in acciaio di ultima generazione. Un intervento molto simile a quello in corso dallo scorso aprile sul viadotto Morello della stessa A19, nei pressi di Enna, dove Anas ha in corso un investimento di 107 milioni di euro per la demolizione di 76 campate in calcestruzzo (già avvenuta) e la ricostruzione di nuovi impalcati in acciaio autoprotetto.
Con la chiusura dello svincolo di Resuttano, direzione Catania, e l’istituzione della doppia corsia sull’altra carreggiata, si spera di evitare che tanti automobilisti disorientati si perdano nelle strade secondarie della zona, come è avvenuto più volte nei 6 anni di chiusura fino al 2024, ed è stato necessario - soprattutto nelle ore serali e notturne - l’intervento dei Carabinieri o dei Vigili del Fuoco per recuperarli nelle campagne resuttanesi. L’Anas è infatti dovuta intervenire collocando diverse tabelle anche al di fuori dall’autostrada per evitare gli spiacevoli inconvenienti causati anche dalle errate indicazioni fornite dai navigatori dei veicoli.
Prima che si proceda alla demolizione del viadotto occorrerà comunque ancora del tempo. Nel frattempo sono stati effettuati anche alcuni espropri di terreno nella zona. La speranza è che le imprese che si sono aggiudicate l’appalto operino con tanti mezzi ed operai e che siano pure attrezzate ad operare nei mesi invernali, con le piogge, evitando l’ulteriore dilatazione dei già lunghi tempi di realizzazione previsti.