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Partenza a razzo per il bonus auto 2025: 481 milioni in 6 ore e voucher per 45mila beneficiari

Fino a 11.000 euro per privati e 20.000 euro per microimprese, con rottamazione obbligatoria e limiti territoriali che escludono quasi metà dei cittadini

Redazione La Sicilia

22 Ottobre 2025, 20:06

Partenza a razzo per il bonus auto 2025: 481 milioni in 6 ore e voucher per 45mila beneficiari

Parte sprint il bonus auto edizione 2025: in 6 ore dall’avvio della piattaforma online sono stati emessi voucher per il bonus auto per una cifra di 481 milioni di euro, esaurendo già una buona parte del plafond previsto dalla misura che ammonta complessivamente a 597 milioni. Ad ottenere il voucher 45mila tra cittadini e microimprese.

La norma del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, arrivata dopo la rimodulazione del PNRR, prevede fino a 11 mila euro a fondo perduto per l’acquisto di un’auto elettrica per i cittadini (con un limite a 40 mila euro di ISEE) e fino a 20mila euro per le microimprese per l’acquisto di veicoli commerciali. L’intervento è riservato a persone fisiche e microimprese con residenza o sede legale nelle aree urbane funzionali (città oltre i 50.000 abitanti e area di pendolarismo). Si tratta di circa 2.460 comuni tra quelli appartenenti a una vecchia catalogazione dell’ISTAT e quelli aggiornati nelle ultime ore. Proprio questo criterio e l’aggiornamento degli elenchi è stato uno dei fattori che ha allungato i tempi dell’attuazione del decreto approvato ad agosto.

Per accedere al contributo, sarà necessario rottamare un veicolo termico fino a Euro 5. Nel provvedimento è prevista anche una norma antifurbi: chi accede agli incentivi deve risultare primo intestatario della vettura da rottamare da almeno sei mesi.

I consumatori rilevano che rimarranno esclusi tutti quelli che non risiedono in aree con forte pendolarismo, ovvero quasi la metà dei cittadini, mentre il provvedimento 2025 non piace molto al settore per i paletti messi e la forma prevista. L’intervento viene visto come una toppa marginale al problema della transizione del settore e della crisi dell’automotive, con il difficile passaggio alla mobilità elettrica, su cui però a inizio settimana si è registrata una schiarita a livello UE con la decisione di anticipare a fine anno la revisione dei target per le emissioni al 2035. Una decisione che il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin ha definito «un atto di realismo e non un passo indietro» sul fronte della transizione.

Intanto il risultato delle prime ore ha superato ampiamente l’obiettivo previsto dal ministero al momento dell’annuncio del decreto, ovvero arrivare entro il primo semestre 2026 all’acquisto di almeno 39mila veicoli a emissione zero.