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Ragazzina di 16 anni colpisce agente con un calcio ad Agrigento: denunciata

Tensione in centro città, una scena improvvisa che scuote la calma serale e apre interrogativi su gestione e legalità

Redazione Agrigento

29 Settembre 2025, 18:32

01 Ottobre 2025, 12:16

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Agrigento, tensione tra giovani: sedicenne colpisce un agente

Agrigento, a pochi passi da via Atenea. Una serata come tante si è trasformata in un episodio ad alta tensione quando una sedicenne ha sferrato un calcio a un agente di polizia, colpendolo alle parti intime. Era la tarda serata di sabato e, nell’area di Porta di Ponte, due gruppi di giovanissimi avevano iniziato ad accapigliarsi, costringendo le pattuglie a intervenire per ristabilire la calma. Durante le operazioni, l’operatore è stato raggiunto dal colpo, riportando un dolore acuto.

La giovane, indicata tra le più agitate del gruppo, è stata immediatamente identificata, bloccata e denunciata alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Palermo. Al termine degli adempimenti è stata affidata ai genitori. A suo carico sono contestati i reati di “violenza, resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale”, imputazioni che evidenziano la gravità dell’accaduto.

Le dinamiche originarie della lite restano in parte da chiarire, ma l’episodio mostra come una discussione fra coetanei possa degenerare in pochi istanti, ostacolando l’azione delle divise e mettendo a rischio l’ordine pubblico. Il fatto si inserisce in un quadro più ampio di attriti tra giovani e forze di polizia registrati in diverse città italiane, talvolta sfociati in aggressioni fisiche. Non è un caso che, di recente, il caso di una manifestante colpita alle parti intime da un agente a Bologna durante una protesta contro gli sgomberi abbia riacceso il dibattito sull’uso della forza e sulla tutela dei diritti nelle operazioni di sicurezza.

Il gesto della minorenne agrigentina solleva interrogativi sulla gestione dei conflitti giovanili e sulla necessità di affiancare agli interventi repressivi strategie preventive e percorsi educativi. Un confronto costruttivo tra istituzioni, corpi di polizia e comunità locali può contribuire a promuovere sicurezza senza sopraffazione e legalità senza violenza.