Centuripe
Restaurato il belvedere dedicato a Miceli, vittima della mafia nel 1945: collocata una statua simbolo di riscatto e libertà
L'area è stata riqualificata dal punto di vista strutturale e con l'installazione di 37 vasi ceramica che riportano i disegni degli alunni delle scuole locali
La statua “Le ali della libertà” dell’artista Maurizio Balducci
Completato il restauro del Belvedere intitolato a Raffaele Miceli, figura simbolo di integrità e coraggio civile. L’intervento di riqualificazione, durato circa un anno, è stato reso possibile grazie alla vincita di un bando da 1 milione di euro finanziato con il Fondo Frus (Fondo di sviluppo urbano), nell’ambito dell’iniziativa comunitaria Jessica (Joint european support for sustainable investment in city areas) dedicata alla riqualificazione urbana in Sicilia. Il Belvedere è stato adornato da 37 vasi in ceramica realizzati a partire dai disegni degli alunni delle scuole di Centuripe, che hanno raffigurato scorci e simboli del paese. Il progetto artistico è stato possibile grazie alla maestria degli artigiani Rosario Muni e Lucia Stella, che hanno modellato e decorato i vasi trasformando i bozzetti degli studenti in opere permanenti. A completare lo spazio urbano, una scultura alta 3,60 metri in acciaio corten e inox, “Le ali della libertà” dell’artista Maurizio Balducci, donata al Comune come simbolo di riscatto e libertà.
Alla cerimonia di presentazione del restauro del Belvedere erano presenti il prefetto di Enna Maria Carolina Ippolito, il sindaco di Centuripe Salvatore La Spina, il questore di Enna Salvatore Fazzino, il vicecomandante povinciale dei carabinieri col. Antonino Restuccia, il comandante della Compagnia di Nicosia cap. Giacomo La Manna, le dirigenti scolastiche Maria Giovanna Galvagno e Grazia Lo Presti.