Il caso a Catenanuova
«Mia figlia disabile non ha ancora l’assistente per l’igiene, per ora ci penso io»
Una mamma scrive alla ministra Locatelli segnalando un grave disservizio del Comune che ancora non ha chiamato operatori specializzati
Un'alunna disabile a scuola
Una mamma di una bambina con disabilità ha scritto al ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli, al prefetto di Enna Carolina Ippolito, all’assessore regionale della Famiglia Nuccia Albano, al garante nazionale della Disabilità Carmela Tata, al sindaco Antonio Impellizzieri e alla dirigente scolastica Giovanna Galvagno perché «a un mese dall’inizio dell’anno scolastico - dice - mia figlia frequentante la scuola primaria rimane ancora senza la figura dell’operatore igienico personale». La mamma di un’altra alunna con disabilità gravissima, frequentante la 4^ elementare, evidenzia: «Per l’assenza di un assistente igienico personale sono io che svolgo ogni giorno tale compito in favore della mia figlioletta, al fine di consentirle la frequenza della scuola e la sua integrazione in classe intervenendo costantemente per i suoi bisogni fisiologici ed alimentari, bisogna sapere effettuare la manovra antisoffocamento. Negli anni scorsi l’indispensabile servizio era stato assicurato dal Comune».
«Il Comune di Catenanuova - prosegue la lettera - ha destinato a supporto una unità appartenente ai cantieri di servizio. Ma tale lavoratori possono prestare solo attività di supporto. Mentre non è stato ancora attivato il servizio di assistenza igienico-personale in favore degli studenti minori con gravissima disabilità di cui all’art. 3, della legge 104/92. La l.r. 16/1986 prevede l’assegnazione di personale Osa qualificato a svolgere assistenza specializzata e dedicata verso studenti disabili, da non confondere assolutamente con l’assistenza di base e generica che possono svolgere i collaboratori scolastici».