Il caso
Trantino sbatte sul muro di gomma della sua maggioranza
Assenti tre consiglieri di Fratelli d'Italia, uscita a sorpresa dall'aula di tre componenti del "Gruppo Trantino Sindaco"
Enrico Trantino
Una buona e una cattiva notizia arrivano dal consiglio comunale. Quella buona: martedì sera l'aula ha approvato con 28 presenti e favorevoli la variazione di bilancio urgente che consente «alle famiglie che hanno figli nelle scuole primarie pubbliche, statali e paritarie di fruire subito delle cedole librarie per la fornitura gratuita dei libri di testo - ha spiegato Andrea Guzzardi, assessore alla Pubblica Istruzione - Le famiglie possono così chiedere i testi alle librerie, che a loro volta potranno fatturare al Comune per vedersi riconoscere la spesa». Si tratta di fondi regionali pari a 520.244,38 euro, non inseriti prima in bilancio per «un mero errore tecnico».
Quella cattiva: i segnali di “gelo” (che avevamo annunciato) in consiglio comunale alla fine sono arrivati, tutti dalla “casa politica” del sindaco Enrico Trantino. Sui banchi di FdI erano assenti i consiglieri Daniele Bottino (assessore “in pectore”), Alessandro Campisi ed Erika Bonaccorsi; subito dopo il voto della variazione di bilancio a uscire dall'aula era stato Erio Buceti. Il “Gruppo Trantino sindaco” (Giovanni Curia, Fabio Currò e Alessia Trovato) ci ha poi messo del suo uscendo dall'aula sull’illustrazione da parte del sindaco del Regolamento comunale per l'applicazione dell'imposta di soggiorno, determinando così la caduta del numero legale al momento del voto. Sedici i presenti in aula (tutti favorevoli, per la cronaca), insufficienti a sostenere il voto per cui sarebbero servite almeno 19 presenze. Lo stallo è stato dunque servito e durerà almeno fino alla prossima settimana.
Martedì nelle comunicazioni dei consiglieri Graziano Bonaccorsi (M5S) aveva definito il primo cittadino «accentratore di potere, detiene ben cinque deleghe: Urbanistica, Polizia locale, Viabilità, Decentramento e Cultura (senza contare la Zona industriale, ndc), non abbiamo così assessori di riferimento e, del resto, non crediamo che il sindaco abbia tempo di partecipare alle commissioni». «Sono d'accordo, queste deleghe obiettivamente pesano - ha replicato Trantino - ma la questione sarebbe un problema politico se io non vi dessi le risposte che voi mi sollecitate. E mi sembra che la mia presenza in aula, probabilmente inedita rispetto alle scorse consiliature, sia un segno di grande rispetto per il consiglio e per consentire di avere le risposte che chiedete, ma anche visto il numero di deleghe che spero presto, molto presto, di assegnare agli altri assessori».
«Neanche alla sua maggioranza è riuscito a dare risposte stasera, ha fatto slalom» è stata la controreplica di Bonaccorsi, evidenziando il “non detto" in aula: la necessità urgente rivendicata dall'opposizione, ma soprattutto (forse in altre sedi) dalla maggioranza, di un urgente rimpasto di giunta.
Tra le “non risposte” citiamo quelle sulle istanze avanzate da Andrea Barresi (Lega) sulle «strisce blu e le vere ragioni dell'aumento orario. Amts è diventato il “banchiere” del Comune e sta massacrando i cittadini, tra l'altro con un servizio pessimo». «Stiamo attendendo - ha ribattuto il sindaco - una relazione da Amts sull'economicità dell'operazione, senza relazione non possiamo procedere». Sulla pista ciclabile di viale Africa, «non c'è nessun ostruzionismo da parte nostra - aveva ribadito Buceti - ma nei fatti non conosciamo il progetto né il riscontro alle modifiche proposte in commissione Viabilità», «abbattere gli otto alberi come da voi chiesto diventa un atto politicamente poco sostenibile - la risposta del sindaco - realizzare tutte e due le corsie sul marciapiede comporterebbe la riduzione dello spazio al transito pedonale, specie in vista dell'apertura della nuova Cittadella Giudiziaria. Ne riparleremo».
La sensazione del “muro di gomma”, però, resta.