Il ruolo al Risanamento
Messina, quasi 5mila euro per un incarico "a titolo gratuito": il Pd lo contesta
Il direttore generale Salvo Puccio ha percepito 4.914 euro come maggiorazione del 10% sulla retribuzione per il periodo alla guida di A.ris.Mé
Il suo era stato annunciato come incarico a titolo gratuito, eppure, lo scorso 22 dicembre, Salvo Puccio, direttore generale del Comune, ha percepito 4.914 euro per il ruolo ricoperto di pochi mesi alla guida di A.ris.Mé, la partecipata – a totale capitale pubblico al Risanamento.
«Non percepirà alcuna retribuzione da parte della stessa Azienda - si legge nel decreto di nomina dello scorso aprile (Puccio è stato alla guida di A.ris.Me da aprile allo scorso settembre, ndr), ma verrà retribuito nell’ambito del compenso stabilito dall’art. 3 del contratto di lavoro con il comune di Messina per ogni prestazione aggiuntiva richiestagli».
E così è stato: i soldi in più percepiti da Puccio gli vengono riconosciuti come maggiorazione del 10 per cento della retribuzione da direttore generale: che nel suo caso, percependo 130 mila euro l’anno è di quasi 5 mila euro. Non una retribuzione ad hoc, dunque per il ruolo svolto da aprile a settembre ma quel 10 per cento in più non poteva mancare di sollevare polemiche.
A puntare il dito è il Pd: «Pur nella legittimità del compenso - commenta il consigliere comunale dem, Alessandro Russo - è vero che era stato annunciato come ruolo a titolo gratuito ma in realtà non lo era e non capiamo neanche perché a tre mesi di distanza dalla fine del ruolo, viene da pensare sia stata fatta a distanza dall'attenzione dell'opinione pubblica».