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FIRENZE

Operato due volte a 4 anni per un tumore che non aveva, resta totalmente invalido: risarcimento da 4 milioni per i genitori

Il Tribunale di Firenze ha riconosciuto l’errore dei medici e ora l’azienda ospedaliera dovrà riconoscere i danni ai genitori

Alfredo Zermo

13 Ottobre 2025, 14:51

Operato due volte a 4 anni per un tumore che non aveva, resta totalmente invalido: risarcimento da 4 milioni per i genitori

Operato due volte al Meyer di Firenze, nel 2012 e nel 2013, per una presunta rara neoplasia cerebrale che gli provocava crisi epilettiche incessanti, un bambino è rimasto completamente invalido. Come riferisce il Corriere Fiorentino, il procedimento civile avviato dai genitori contro l’azienda ospedaliera ha accertato che il minore non aveva alcun tumore, bensì un’infiammazione del cervello, l’encefalite erpetica.

In tale quadro, l’intervento di lobectomia temporale — ossia la rimozione parziale o totale del lobo temporale — non avrebbe dovuto essere eseguito e si sarebbe dovuto ricorrere a terapie farmacologiche. Il Tribunale di Firenze ha riconosciuto l’errore sanitario e ha condannato la struttura, a dodici anni di distanza, a versare circa 3 milioni e 700mila euro di risarcimento al ragazzo, oggi sedicenne, e ai familiari, a copertura di danni e spese legali. Per i giudici è «inequivocabile la sussistenza di un nesso tra un’assistenza sanitaria incongrua e la gravissima patologia encefalica da cui è attualmente affetto il piccolo, rappresentata da un quadro di tetraparesi spastica e stato vegetativo».

Secondo i periti nominati dal tribunale, un approccio differente al trattamento dell’epilessia di cui soffriva il bambino e una diversa gestione clinica, rispetto a quella adottata durante i ricoveri del 2012 e del 2013, avrebbero potuto determinare un decorso diverso da quello poi verificatosi, «pur dovendosi ritenere del tutto attendibile che alla encefalite erpetica sarebbe residuato un qualche danno biologico».