L'obiettivo raggiunto
Accordo di pace per Gaza a Sharm el-Sheikh: Trump e i leader mediatori firmano tra gli applausi
Presenti al Sisi, Erdogan e il premier del Qatar che hanno firmato come mediatori

Donald Trump ha firmato l’accordo di pace per Gaza a Sharm el Sheik. Poco dopo è toccato al presidente egiziano al Sisi, con cui co-presiede il vertice egiziano sul futuro della Striscia, al presidente turco Erdogan e al premier del Qatar, tutti Paesi mediatori
dell’accordo. Il pubblico ha tributato un applauso.
«Come potete vedere, questa è probabilmente il più grande vertice di Paesi in termini di ricchezza e potere ed è un onore farne parte», ha detto Donald Trump.
«Abbiamo dimostrato come ciò (la pace, ndr) sia possibile: con nazioni responsabili che mettono da parte le loro differenze, cercano un terreno comune e perseguono un mondo migliore per tutti noi. Oggi, per la prima volta nella vita, abbiamo un’opportunità irripetibile di lasciarci alle spalle vecchie faide e odi acerrimi e di dichiarare che il nostro futuro non sarà governato dalle lotte delle generazioni passate».
«La svolta epocale che siamo qui a celebrare stasera è molto più della fine della guerra a Gaza: con l’aiuto di Dio, sarà un nuovo inizio per l’intero Medio Oriente», ha aggiunto Trump.
«Da questo momento in poi, possiamo costruire una regione forte, stabile, prospera e unita nel rifiutare una volta per tutte la via del terrorismo».
Dopo la cerimonia della firma degli accordi di pace su Gaza, al summit di Sharm el-Sheikh è cominciata la fase plenaria, in cui i leader sono riuniti a porte chiuse.