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la manovra

Nuova rottamazione 2025, fino a un massimo di 54 rate non inferiori a 100 euro

Consentirà la sanatoria dei carichi affidati agli agenti della riscossione dal primo gennaio 2020 al 31 dicembre 2023 per i mancati versamenti delle imposte o dei contributi previdenziali

Redazione La Sicilia

22 Ottobre 2025, 13:19

"Rottamazione" bis delle cartelle. E anche stavolta a Catania lotta contro il tempo

La nuova rottamazione consentirà la sanatoria dei carichi affidati agli agenti della riscossione dal primo gennaio 2020 al 31 dicembre 2023 per i mancati versamenti delle imposte o dei contributi previdenziali, con esclusione delle cartelle emesse a seguito di accertamento. Si potrà pagare in unica soluzione entro il 31 luglio del prossimo anno, oppure in 54 rate bimestrali di pari importo: la prima rata a luglio 2026, l’ultima il 31 maggio 2035. Nel caso di pagamento rateale si applicano interessi del 4% annuo e si prevede anche un pagamento minimo di 100 euro per le singole rate.

Il testo bollinato della manovra conferma l’impianto della prima bozza. Fissa un calendario entro il quale le amministrazioni indicheranno i carichi pendenti, riceveranno le domande di sanatoria e poi elaboreranno i calcoli. Tra le novità di rilievo c’è la norma anti-furbetti: chi non ha versato la prima rata, o l’ha fatto in modo insufficiente, chi non paga l’ultima rata e chi salta almeno due rate, anche se non consecutive, perde i benefici previsti dalla rottamazione, che riguardano non solo il versamento ridotto, ma anche la sospensione dei termini di pagamento precedenti e delle attività di riscossione coattive previste.

Alla rottamazione vera e propria si affianca la possibilità per le regioni e gli enti locali di introdurre autonomamente, con le forme previste dalla legislazione vigente per l’adozione dei propri atti destinati a disciplinare tributi di loro spettanza, tipologie di definizione agevolata che prevedono l’esclusione o la riduzione degli interessi o anche delle sanzioni. Possibili anche su crediti difficili da incassare come sanzioni, quindi anche le multe automobilistiche. La definizione agevolata non può invece riguardare l’IRAP, le addizionali e le compartecipazioni alle imposte statali. La sanatoria varrà solo per chi entro un termine fissato (che non può essere inferiore ai 60 giorni dal momento della decisione) i contribuenti versino quanto non hanno fatto precedentemente in tutto o in parte.