L’Autorità garante per la protezione dei dati respinge con fermezza le accuse rivolte oggi da Sigfrido Ranucci durante una conferenza stampa al Parlamento europeo di Strasburgo.
In una nota, l’Autorità sottolinea: «In relazione alle gravissime affermazioni rese dal dott. Sigfrido Ranucci in data odierna nel corso della conferenza stampa al Parlamento europeo di Strasburgo, il Garante Privacy, nella totalità dei componenti, ribadisce l’assoluta indipendenza e trasparenza del proprio operato a difesa della legalità».
Nello stesso comunicato, si aggiunge che l’Autorità «si riserva ogni necessaria iniziativa a propria tutela».
Intervenendo all’appuntamento organizzato dal deputato dem Sandro Ruotolo, Ranucci aveva affermato: «In questi giorni raccolgo solidarietà bipartisan, ma si sta rivelando ipocrita: da una parte solidarietà, dall’altra qualcuno sta armando il Garante della privacy per punire Report e dare un segnale esemplare ad altre trasmissioni. Ciò che dico lo affermo con cognizione di causa, e lo si vedrà nelle prossime ore. Chiedo che il Garante europeo verifichi come sta operando il Garante della privacy italiano, perché sembra agire come un’emanazione del governo».
Il giornalista ha poi aggiunto: «Proprio oggi, dopo giornate di solidarietà, è apparso su un giornale di Angelucci un articolo contro di noi: l’ennesima prova della campagna diffamatoria contro chi lavora per la libertà di stampa in questo Paese».
E ha concluso ringraziando le istituzioni comunitarie: «Ringrazio infatti l’Unione europea per aver portato avanti l’European Media Freedom Act, che dovrebbe presto liberare la Rai e ogni altro mezzo di informazione dai legami con la politica».