Indagini
Halloween di terrore a Torino: tre adolescenti fingono amicizia e torturano un coetaneo disabile
Minacce, sevizie, umiliazioni. La madre chiede giustizia, l'amaro sfogo sui social
Una notte che doveva essere fatta di maschere e dolcetti si è trasformata in un incubo per un ragazzino di 15 anni, disabile, residente a Moncalieri. Secondo quanto raccontato dalla madre in un post straziante pubblicato su un gruppo cittadino, il figlio sarebbe stato vittima di una brutale aggressione da parte di tre coetanei — due ragazzi e una ragazza — che si sarebbero finti amici per poi torturarlo.
I fatti, ancora al vaglio dei carabinieri, risalgono alla notte di Halloween. Il giovane sarebbe stato rinchiuso per ore in una stanza, minacciato con un cacciavite, rasato su testa e sopracciglia, costretto a subire umiliazioni fisiche e psicologiche. “Gli hanno spento una sigaretta sulla caviglia,” scrive la madre, “poi l’hanno portato nel Po e non contenti l’hanno fatto mettere sotto una fontanella con il getto sulla schiena”.
Il racconto prosegue con dettagli agghiaccianti: il ragazzo sarebbe stato lasciato libero solo il giorno dopo, intorno all’ora di pranzo, davanti alla stazione di Porta Nuova a Torino, con il cellulare restituito come se nulla fosse. La madre, ignara di tutto, credeva che il figlio fosse a dormire dal nonno. “Non è mai arrivato. L’abbiamo scoperto il mattino. Ringrazio Dio che mio figlio è vivo. Voglio solo giustizia,” conclude nel suo post.
Le forze dell’ordine, venute a conoscenza della denuncia via social, hanno avviato accertamenti per verificare l’accaduto. Secondo le prime indiscrezioni, i presunti aggressori sarebbero già noti alle autorità e potrebbero far parte di una baby gang.