indagini in corso
Ragazzino sequestrato, torturato e abusato da una baby gang nella notte di Halloween: Moncalieri sotto choc
La denuncia della madre: il 15enne preso in ostaggio da almeno altri tre coetanei e portato in un appartamento
Immagine simbolica e d'archivio
«Quando l’ho visto è stato uno choc», confida la madre di un ragazzino di 15 anni vittima di una violenta aggressione nella notte di Halloween. Le immagini dell’incubo vissuto dal figlio non la abbandonano, e il suo unico desiderio è ora la giustizia.
La donna si domanda con amarezza: «Ma i genitori dov’erano? Perché un ragazzo ospitato in una comunità ha le chiavi di un alloggio senza adulti?». Racconta di come il figlio sia stato adescato da ragazzi che si sono finti amici: «Lui era contento, ma io sapevo che doveva andare dal nonno e invece non è mai arrivato a casa. Il mio cuore si è fermato». «Ringrazio Dio che mio figlio sia vivo, ma dentro ho solo dolore e rabbia», aggiunge.
Gli investigatori lavorano per identificare i responsabili delle violenze. Tra gli indizi raccolti, la presenza nella vicinanza di un compagno di scuola e la location vicino alla Dora (inizialmente indicata come il Po). L’episodio potrebbe coinvolgere una baby gang già nota alle forze dell’ordine per precedenti casi di bullismo.
La vittima ha raccontato che i tre aggressori lo avrebbero preso di mira salendo su un ponte per sputargli addosso, mentre ridendo lo insultavano, probabilmente davanti al passaggio del tram numero 4, dettaglio utile per l’indagine. Le celle telefoniche agganciate dal cellulare del ragazzo potrebbero aiutare a localizzare la «casa degli orrori».
Nella serata di ieri è circolata la voce che i tre giovani possano aver girato un video con scene di abusi ancora più gravi, ma al momento non ci sono conferme ufficiali e questa informazione è ancora da verificare.