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L'elezione

New York ha un nuovo volto: Zohran Mamdani è il primo sindaco musulmano della città

Una vittoria storica che promette svolta politica, difesa dei lavoratori e un'agenda socialista su trasporti, affitti e tasse

Redazione La Sicilia

05 Novembre 2025, 09:17

New York ha un nuovo volto: Zohran Mamdani è il primo sindaco musulmano della città

Il nuovo sindaco di New York

New York ha scritto una pagina di storia. Con una vittoria che ha sorpreso molti, Zohran Mamdani, 34 anni, è stato eletto sindaco della città. Nato in Uganda da padre ugandese e madre indiana, Mamdani è il primo musulmano a guidare la metropoli americana. Ma non è solo una questione di identità: è il simbolo di un cambiamento profondo, politico e culturale.

La sua candidatura, sostenuta dal Partito Democratico ma non da tutto l’establishment, ha avuto il sapore di una rivoluzione. Si definisce socialista, e il suo programma lo dimostra: trasporti pubblici gratuiti, supermercati comunali, affitti calmierati e una tassazione più equa per i ricchi. Un manifesto che ha parlato direttamente alle classi lavoratrici, ai giovani, agli esclusi.

La vittoria è stata netta. Mamdani ha battuto l’ex governatore Andrew Cuomo, figura storica della politica newyorkese, sostenuto persino da Donald Trump ed Elon Musk. Ha superato anche il repubblicano Curtis Sliwa, dimostrando che la sua visione ha saputo mobilitare un elettorato ampio e variegato.

Nel suo discorso della vittoria, pronunciato a Brooklyn davanti a una folla entusiasta, Mamdani ha citato Eugene Debs, leader socialista del Novecento: “Il sole potrebbe essere tramontato sulla nostra città stasera, ma vedo l’alba di un giorno migliore per l’umanità”.

Ha poi aggiunto, con tono fermo e deciso: “Abbiamo rovesciato una dinastia politica. Auguro a Cuomo solo il meglio nella vita privata. Ma che questa sia l’ultima volta che pronuncio il suo nome mentre voltiamo pagina”.

Il suo intervento è stato un inno alla speranza, parola che ha evocato più volte, richiamando la retorica obamiana. Ha celebrato la diversità di New York, ha condannato l’antisemitismo e chi lo strumentalizza, e ha ringraziato i suoi genitori e la moglie, saliti sul palco accanto a lui.

Ma il momento più toccante è arrivato quando ha parlato delle mani dei lavoratori: “Le dita ammaccate per aver sollevato scatole, i palmi callosi per le consegne, le nocche segnate da ustioni in cucina… non sono mai state autorizzate a detenere il potere. Eppure, stasera, contro ogni previsione, l’abbiamo colto. Il futuro è nelle nostre mani”. Con queste parole, Mamdani ha acceso una luce in un momento che ha definito di “oscurità politica”. E ha promesso che New York sarà un faro. Il suo mandato inizierà il 1° gennaio 2026, e il mondo intero guarda con attenzione a questa nuova era.