Un recente tweet dell'ex presidente Donald Trump sul G20 in Sudafrica ha acceso un acceso dibattito internazionale, riportando al centro dell'attenzione questioni delicate legate ai diritti umani, alla diplomazia e al ruolo dell'informazione.
Trump accusa il governo sudafricano di ignorare presunte violazioni dei diritti degli afrikaner e di altri discendenti di coloni europei, sostenendo che sarebbe in corso un vero e proprio “genocidio” ai danni di queste comunità. Nel suo messaggio, l'ex presidente afferma che in Sudafrica verrebbero tollerati omicidi di cittadini bianchi e confische arbitrarie di fattorie, un tema che da anni alimenta tensioni politiche e polemiche interne al Paese.
The United States did not attend the G20 in South Africa, because the South African Government refuses to acknowledge or address the horrific Human Right Abuses endured by Afrikaners, and other descendants of Dutch, French, and German settlers. To put it more bluntly, they are…
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) November 28, 2025
Il leader repubblicano attacca inoltre duramente i media, citando il New York Times e testate da lui definite “di sinistra radicale”, accusandole di silenzio o di promozione di notizie false su tali vicende. A suo giudizio, questa presunta mancanza di trasparenza starebbe contribuendo all'erosione dell'influenza di questi organi d'informazione.
Sul piano diplomatico, Trump sostiene che gli Stati Uniti non abbiano partecipato al G20 in Sudafrica in risposta a un comportamento ritenuto “indegno” da parte del governo di Pretoria. L'episodio, secondo il racconto dell'ex presidente, sarebbe culminato con il rifiuto sudafricano di cedere simbolicamente la presidenza del G20 a un rappresentante dell'ambasciata americana durante la cerimonia di chiusura, segnale di un evidente irrigidimento nei rapporti bilaterali.
In conclusione, Trump annuncia che il Sudafrica non sarà invitato al G20 del 2026 a Miami e dichiara la sospensione immediata di tutti i pagamenti e sussidi statunitensi destinati al Paese, prefigurando una risposta politica netta e punitiva.