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le trattative

Orban “mediatore” vola da Putin: «Vogliamo la pace e mi tengo il gas russo»

Conflitto in Ucraina e forniture energetiche al centro del vertice

Redazione La Sicilia

28 Novembre 2025, 23:21

29 Novembre 2025, 00:15

Orban “mediatore” vola da Putin: «Vogliamo la pace e mi tengo il il gas russo»

Il conflitto in Ucraina e la sicurezza energetica sono stati al centro della visita di ieri, del premier ungherese Viktor Orbán a Mosca, dove ha incontrato il presidente russo Vladimir Putin al Cremlino. Un vertice che ha un duplice significato: da un lato, il tentativo di proporsi come mediatore nella crisi ucraina; dall’altro, la conferma della volontà di Budapest di mantenere i legami energetici con Mosca, sfidando le linee guida dell’Unione europea.

«Essendo vicini alla guerra, ne vediamo ogni giorno l’impatto sulle famiglie e sulla nostra economia. La posizione dell’Ungheria è chiara. Vogliamo la pace e siamo pronti ad ospitare i colloqui che possono avvicinarci a essa», ha dichiarato Viktor Orban, ponendosi come interlocutore per un possibile negoziato tra Kiev e Mosca. Una scelta simbolica, che testimonia l’intenzione di Budapest di guadagnare un ruolo diplomatico di primo piano, pur restando strettamente legata agli interessi energetici nazionali.

Sul fronte energetico, il premier ungherese ha confermato senza esitazioni che Budapest continuerà a importare gas e petrolio dalla Russia, nonostante la decisione dell’Unione europea di interrompere, a partire dal 2027, tutte le forniture energetiche russe. «Oggi incontreremo il presidente Putin per garantire l’approvvigionamento energetico dell’Ungheria. Il petrolio e il gas ungheresi arrivano dalla Russia attraverso oleodotti, rendendo queste forniture il punto chiave della nostra sicurezza energetica», ha scritto su X poco prima dell’incontro con Putin.

Orban ha inoltre ricordato il recente viaggio a Washington, dove l’Ungheria ha ottenuto un’esenzione dalle nuove sanzioni americane contro i produttori energetici russi Lukoil e Rosneft. «Ci siamo riusciti – ha sottolineato – ora dobbiamo compiere il passo successivo, garantendo che le forniture all’Ungheria continuino senza interruzioni. Sono in Russia per assicurarmi che l’approvvigionamento energetico rimanga sicuro e accessibile questo inverno e il prossimo anno. Mettiamoci al lavoro!».

Il vertice di Mosca arriva in un momento delicato sul fronte internazionale: mentre la guerra in Ucraina continua a destabilizzare l’Europa orientale, i leader europei discutono strategie comuni per ridurre la dipendenza energetica dalla Russia. La posizione di Orban, che combina diplomazia e pragmatismo economico, mette nuovamente in luce le divisioni interne all’Ue su come gestire Mosca e il tema della sicurezza energetica. Il messaggio è chiaro: Budapest cerca di conciliare due obiettivi apparentemente contrastanti. Da un lato, proporsi come facilitatore per la pace, dall’altro, proteggere gli interessi nazionali assicurandosi un flusso costante di risorse energetiche da Mosca. Una strategia che potrebbe ridefinire i rapporti tra Ungheria, Russia e Unione europea nei mesi a venire.